USA, a luglio occupazione sale ancora ma sotto le attese

Negli USA, nel mese di luglio, l’occupazione sale ancora ma registra un dato leggermente sotto le attese. In calo la disoccupazione mentre la crescita dei salari rimane costante rispetto al mese precedente. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Germania, terzo mese di crescita per gli ordinativi industriali. Nel mese di giugno gli ordini all’industria tedesca sono cresciuti del 7% rispetto al mese precedente, cinque punti oltre le attese e terzo mese di crescita consecutivo. Si tratta del maggior rialzo dal giugno del 2020, frutto di un’impennata di grandi commesse, soprattutto nel settore meccanico. Al netto delle grandi commesse il dato vira in negativo con una perdita del 2.6% rispetto al mese precedente. La domanda interna rimane debole con un -2% su base mensile, cresce quella verso l’area UE (+27%).

Eurozona, ancora un mese di calo per il PMI costruzioni. Nel mese di luglio il PMI costruzioni dell’Eurozona ha continuato a scendere. L’indice si è fermato a 43.5 punti, sette decimi in meno del mese precedente, terzo mese di calo consecutivo, 15° mese consecutivo in zona contrazione. La componente relativa alle nuove attività registra un risultato sotto quota 50 per il 16 mese consecutivo e l’attività di acquisto cala al minimo dall’agosto del 2020. In calo per il quinto mese consecutivo anche l’occupazione, mentre scende la pressione sui prezzi.

USA, a luglio occupazione sale ancora ma sotto le attese. Nel mese di luglio l’economia statunitense ha creato altri 189 mila posti di lavoro, un numero inferiore rispetto alle attese del mercato e leggermente in rialzo rispetto al dato di giugno. Il ritmo di crescita è decisamente calato (la media degli ultimi 12 mesi è oltre i 300 mila) ma la tendenza rimane ben superiore a quella necessaria per rimanere in pari con la crescita della popolazione lavorativa USA. Il tasso di disoccupazione scende per il secondo mese consecutivo e tocca il 3.5% con un tasso di partecipazione che si mantiene al 62.6%, massimo dal 2020. Sul fronte salariale dati stabili rispetto al mese precedente. La paga oraria è cresciuta dello 0.4% su base mensile e del 4.4% su base annua (due decimi oltre le attese).

Foto di StartupStockPhotos

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