Australia, occupazione in crescita anche nel mese di giugno

In Australia occupazione in crescita anche nel mese di giugno, con la disoccupazione ferma al 3.5%. Negli USA ancora segnali di stabilità dal mercato del lavoro. Nell’Eurozona migliora la fiducia dei consumatori. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, occupazione in crescita anche nel mese di giugno. L’occupazione in Australia è cresciuta per il secondo mese consecutivo a giugno, battendo le attese ed aggiungendo 32.6mila nuovi posti di lavoro, tutti a tempo pieno. La disoccupazione rimane ferma al 3.5% contro attese di un aumento al 3.6%. Cala di un decimo il tasso di partecipazione che ora è al 66.8%.

Germania, nono mese di calo consecutivo per l’indice PPI. Nel mese di giugno la variazione annua dell’indice dei prezzi alla produzione in Germania è scesa allo 0.1%, minimo dal dicembre del 2020 ed un decimo sopra le attese del mercato. La dinamica sembra sempre la solita: scendono rapidamente i prezzi della componente energia, mentre rimangono al rialzo quelli legati alle materie prime alimentari. Su base mensile giugno registra il secondo mese consecutivo di variazione negativa, l’ottavo negli ultimi nove rilevamenti.

USA, mercato del lavoro. Seconda settimana di calo consecutiva per le richieste di sussidi di disoccupazione negli USA. La scorsa settimana sono state 228mila, sotto alle attese del mercato. La media a quattro settimane scivola sotto quota 240 mila, registrando il dato più basso dalla fine di maggio scorso. In rialzo i sussidi continuativi che toccano quota 1.754 milioni, massimo da metà giugno e sopra alle attese del mercato.

Sud Africa, politica monetaria. Dopo dieci rialzi dei tassi consecutivi, la banca centrale sudafricana decide di prendersi una pausa e lascia il riferimento invariato all’8.25%, come da attese del mercato. Il governatore ha comunque ricordato che si tratta solo di una pausa e che altri rialzi sono possibili se l’andamento dell’inflazione – vista comunque in rallentamento – lo rendesse necessario.

USA, indice Philly Fed di luglio. L’indice dell’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia rimane sostanzialmente invariato nel mese di luglio. L’indicatore registra -13.5 punti, in salita di due decimi rispetto a giugno ma ancora in territorio negativo. Il dato è peggiore delle attese del mercato che erano per un arrivo a quota -10. Peggiorano le componente relative ai nuovi ordini ed all’occupazione, mentre cede un punto quella che monitora la propensione agli investimenti delle aziende. La fiducia degli operatori, tuttavia, recupera terreno rispetto a giugno passando da 12.7 a 29.1 punti.

Eurozona, fiducia consumatori nel mese di luglio. Continua a migliorare la fiducia dei consumatori dell’Eurozona. Nel mese di luglio l’indice sale a -15.1, miglior risultato dal febbraio del 2022. La stima flash batte le attese del mercato anche se rimane ancora una volta sotto la media storica dell’indice.

Foto di Rebecca Lintz

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