In Cina, nel mese di maggio, l’inflazione cresce in maniera frazionale e sotto le attese del mercato. Il dato core continua a rallentare sul tendenziale, mentre prosegue la deflazione dei prezzi alla produzione. In Canada primo calo dell’occupazione dopo nove mesi di crescita consecutivi. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Cina, aumento frazionale per l’inflazione nel mese di maggio. Dopo tre mesi di calo consecutivi torna a crescere l’inflazione in Cina. Nel mese di maggio l’indice tendenziale registra una variazione dello 0.2%, un decimo in più del mese precedente ma sotto le attese del mercato (+0.3%). Un rimbalzo imputabile soprattutto ai prezzi della verdura. La componente non food rimane ferma rispetto al mese precedente, mentre l’indice core registra un ulteriore rallentamento, passando dallo 0.7% di aprile allo 0.6% di maggio. Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo registra il quarto mese consecutivo di calo: a maggio è -0.2%, un decimo peggio rispetto alle attese.
Cina, prezzi alla produzione in deflazione. Prosegue il periodo di deflazione per i prezzi alla produzione in Cina. Maggio va in archivio con l’ottavo segno meno consecutivo; il peggior dato dal febbraio del 2016. Il calo è generalizzato e va dai beni di consumo ai beni durevoli. Su base mensile la variazione è di -2.6%, in accelerazione rispetto al -0.5% del mese precedente.
Canada, occupazione in calo nel mese di maggio. Dopo nove mesi consecutivi di crescita, l’occupazione in Canada registra una flessione. A maggio gli occupati sono scesi di 17 mila unità, con il tasso di disoccupazione che sale di due decimi rispetto al mese precedente, al 5.2%, un decimo oltre le attese del mercato. In calo i contratti a tempo pieno che registrano una flessione di oltre 30 mila unità. In aumento, invece, i contratti a tempo parziale: +15mila. Sul fronte dei salari non si registrano grosse variazione. La paga media oraria è salita su base annua del 5.1%, un decimo in meno rispetto alla rilevazione di aprile.
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