USA, fiducia dei consumatori migliora a marzo

Il sondaggio della Conference Board registra un indice della fiducia dei consumatori USA che migliora a marzo. Ma il mercato del lavoro non sembra più così attraente e la pressione sui prezzi rimane elevata. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, secondo mese di crescita per le vendite al dettaglio. Nel mese di febbraio le vendite al dettaglio in Australia hanno continuato a crescere, seppur ad un ritmo inferiore rispetto al mese precedente. La variazione rispetto a gennaio è stata dello 0.2%, un decimo meglio rispetto alle attese del mercato.

Fiducia operatori privati, per Italia e Francia risultati misti a marzo. Fiducia delle imprese in lieve calo nel mese di marzo per la Francia, con l’indice che passa da 105 a 104 punti, meglio delle attese. In Italia, invece, il morale delle imprese migliora, con l’indice elaborato dall’ISTAT che batte le attese e sale a quota 104.2 punti dai 103 del mese precedente.

USA, prezzi delle abitazioni nel mese di gennaio. Nel mese di gennaio l’indice Case-Shiller dei prezzi delle abitazioni negli USA ha registrato un ulteriore segno meno su base mensile, il settimo consecutivo. La flessione è stata dello 0.6%, con una particolarità: i prezzi scendono nell’area occidentale del paese e salgono in quella orientale. Su base annua la variazione rimane positiva ma scende al 2.5%, nono mese di rallentamento consecutivo e minor variazione dal novembre del 2019. Tassi di interesse che incidono sul costo dei mutui ed una crescente incertezza sulla condizione economica statunitense sono i due elementi che mantengono il mercato immobiliare in una condizione di debolezza.

USA, fiducia dei consumatori migliora a marzo. Nel mese di marzo migliora la fiducia dei consumatori statunitensi. L’indice elaborato dal Conference Board sale a quota 104 dal 103.4 del mese precedente. Un valore che rimane al di sotto della media storica (104.5). Migliora l’aspettativa sui prossimi mesi ma peggiora la percezione della situazione attuale. Così aumenta la percentuale degli intervistati che considerano il mercato del lavoro non più così abbondante di offerte, e la propensione all’acquisto di beni durevoli diminuisce ulteriormente. Sul fronte dei prezzi rimane alta l’aspettativa di inflazione a 12 mesi: 6.3%

Foto di Madeinitaly

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