USA, mercato del lavoro rimane forte a novembre

Negli USA il mercato del lavoro si mostra ancora forte nel mese di novembre, con un numero di nuovi posti di lavoro superiore alle attese; continua anche la crescita dei salari. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Eurozona, prezzi alla produzione in calo per la prima volta dal maggio 2020. Nel mese di ottobre i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono scesi su base mensile del 2.9%. Si tratta del primo calo su base mensile dal maggio del 2020, oltre che del nuovo record negativo mensile e di un dato nettamente superiore alle attese del mercato (-2%). Elementi che sembrano indicare un ulteriore allentamento dell’inflazione nei prossimi mesi. Su base annua l’inflazione alla produzione rimane estremamente elevata: +30.8% ad ottobre, minor valore da gennaio scorso, +14% il dato core.

Germania, surplus bilancia commerciale in calo a ottobre. Torna a scendere il surplus della bilancia commerciale tedesca. Nel mese di ottobre le esportazioni sono cresciute del 9.8% su base annua, mentre le esportazioni hanno registrato un +17.6%. Su base destagionalizzata risultano in calo sia le esportazioni che le importazioni (queste ultime registrano un -3.7% che è il maggior calo dal gennaio scorso).

Brasile, produzione industriale ad ottobre. Dopo due mesi di calo torna a crescere la produzione industriale brasiliana. Ad ottobre è +0.3% su base mensile, meglio delle attese (0%). Solo sette settori registrano un dato in crescita, tra questi spicca quello dell’alimentare, mentre tra i più negativi risulta il settore dell’automotive.

Canada, mercato del lavoro a novembre. Continua la fase di recupero del mercato del lavoro canadese. Nel mese di novembre sono stati creati 10 mila nuovi posti di lavoro, contro attese di +5mila unità. Il tasso di disoccupazione scende ancora e si ferma al 5.1%, un decimo in meno di ottobre, due meno delle attese. Continua lo switch tra contratti part time (-40mila) e contratti full time (+50mila), mentre la paga oraria sale del 5.4% su base annua, un decimo in meno del mese precedente

USA, mercato del lavoro rimane forte a novembre. Nel mese di novembre l’economia americana ha creato 263mila nuovi posti di lavoro. Si tratta del dato più basso dall’aprile scorso ma abbondantemente sopra le attese del mercato (+200mila). Guardando alle statistiche la media mensile fino ad ora nel 2022 è di 392mila posti di lavoro creati, decisamente più bassa rispetto a quella del 2021 (562mila) ma ben superiore alla media mensile pre-pandemia (poco sotto i 200 mila). In altri termini il mercato del lavoro USA sta dando segni di normalizzazione ma rimane ancora in ottima salute. Segnali di sofferenza arrivano dai settori più esposti all’inflazione (il retail ed i trasporti). Il tasso di disoccupazione rimane al 3.7%, mentre il tasso di partecipazione cede un decimo rispetto al mese precedente (62.1%). Sul fronte dei salari si registra un incremento annuo della paga oraria del 5.1%, in accelerazione rispetto al mese precedente e cinque decimi sopra le attese del mercato. In definitiva numeri che si possono leggere in due maniere: da un lato l’economia USA continua a dare segni di forte resilienza, dall’altro le pressioni inflazionistiche continuano a rimanere elevate e per la FED si tratterà di fare il lavoro sporco ancora per un po’.

Foto di Janno Nivergall

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