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Cina, produzione industriale col segno meno ad aprile

In Cina la produzione industriale registra un segno meno nel mese di aprile, rallentata dai lockdown nei principali centri produttivi del paese. Crollo anche per le vendite al dettaglio. Negli USA frena la manifattura nell’area di New York. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Giappone, prezzi alla produzione in accelerazione ad aprile. Nel mese di aprile i prezzi alla produzione giapponese sono saliti del 10% su base annua e dell’1.2% su base mensile. Si tratta di valori superiori alle attese e che, su base mensile, non si vedevano di questa portata dall’ottobre scorso. Ad alimentare questa accelerazione sono stati i prezzi delle materie prime, con le petrolifere cresciute dello 0.37% rispetto a marzo.

Cina, produzione industriale col segno meno ad aprile. Nel mese di aprile la produzione industriale cinese ha registrato una frenata del 2.6% su base mensile, diretta conseguenza dei lockdown ma ben oltre le attese del mercato (ferme ad un +0.4%). La manifattura passa dal +4.4% di marzo al -4.6% di aprile, dati che non si vedevano dalla primavera del 2020.

Cina, vendite al dettaglio a picco in aprile. Come logica conseguenza dei lockdown le vendite al dettaglio di aprile in Cina registrano una pesante frenata. Rispetto all’anno precedente è -11.1%, secondo peggior risultato dal marzo del 2020, peggio delle attese (-6.1%). Il saldo delle vendite al dettaglio da inizio anno scende a -0.2%.

Altri dati dall’NBS. L’istituto di statistica cinese ha inoltre diffuso i dati sugli investimenti fissi diretti che nel mese di aprile sono cresciuti su base annua del 6.8%, secondo mese consecutivo di calo. Sul fronte del mercato del lavoro la disoccupazione risale sopra quota 6%.

Germania, prezzi all’ingrosso ancora in salita. I prezzi all’ingrosso in Germania sono saliti del 23.8% su base annua, registrando per il terzo mese consecutivo un nuovo massimo record. Su base mensile, però, aprile segna un rallentamento del ritmo di crescita, con l’indice salito del 2.1% contro il +6.9% del mese precedente.

Eurozona, deficit bilancia commerciale aumenta a marzo. La bilancia commerciale dell’Eurozona ha segnato in marzo un deficit di 16.4 miliardi di euro, in aumento rispetto al mese precedente ed in controtendenza rispetto a 12 mesi prima (+22.5 miliardi). I prezzi dell’energia fanno schizzare verso l’alto il valore delle importazioni (+30% su base annua), mentre le esportazioni sono cresciute a velocità dimezzata. Aumenta l’import dalla Cina (quasi 100 miliardi il gap a favore di Pechino), mentre l’effetto stop alle esportazioni verso la Russia ha quadruplicato il deficit verso Mosca.

USA, indice Empire State di maggio. Frenata a sorpresa dell’indice Empire State che misura la salute della manifattura nell’area di New York. Nel mese di maggio il sondaggio registra un -11.6 dal 24.6 di aprile, tornando in territorio negativo. Calano gli ordini ma soprattutto frenano le spedizioni. La componente che le monitora, infatti, scende a livelli da primo periodo pandemia. Si allungano anche i tempi di consegna. Primi segnali del “contagio” della supply chain su nuovi lockdown cinesi. La fiducia delle imprese rimane sotto media, mentre l’occupazione migliora ancora, seppur marginalmente.

Foto di David Yu

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