Nuove tecnologie e mercato del lavoro: il ruolo centrale della formazione continua

L’impatto delle nuove tecnologie sul mercato del lavoro rimane un elemento di difficile valutazione, ma quello che appare sempre più certo è il ruolo fondamentale della formazione continua.

L’adozione sempre più massiccia della tecnologia nella produzione di beni e servizi che effetto avrà sul mercato del lavoro? I robots sostituiranno gli operai generando un forte aumento della disoccupazione, o l’aumento della produttività derivante dall’utilizzo di nuove tecnologia creerà nuove opportunità lavorative? Domande che circolano da molti anni ed alle quali gli economisti hanno provato a dare qualche risposta. Le idee sono piuttosto eterogenee ma soprattutto si nota la mancanza di studi che indaghino l’effetto netto dell’introduzione della tecnologia nel sistema produttivo sull’occupazione.

Sabrina Genz, in un report del Brooking Institutes, ci dice che le cose sono un po’ cambiate e questo grazie ad una serie di nuovi dati che arrivano dalla Germania. Proprio studiando questi dati Genz è riuscita, attraverso due studi, a tracciare una prima fotografia dell’impatto che le nuove tecnologie hanno sull’occupazione, conclusioni che si trasformano in indicazioni piuttosto esplicite per i governi. I risultati delle due ricerca mostrano un effetto tutto sommato modesto dell’introduzione di nuove tecnologie sui livelli occupazionali complessivi; la stessa cosa non si può dire se si approfondisce l’analisi, prendendo in considerazione differenti gruppi di lavoratori.

L’adozione delle nuove tecnologie sembra aprire spazi occupazionali in settori quali la gestione delle risorse umane e l’assistenza ai clienti, con i lavoratori specializzati nell’IT che mostrano livelli di stabilità occupazionale elevati. L’introduzione di automazione, sistemi di intelligenza artificiale e di realtà aumentata rende le mansioni dei lavoratori sempre più complesse. Questo significa due cose: che i lavoratori impiegati in mansioni non specializzate sperimentano una stabilità occupazionale inferiore rispetto ai lavoratori specializzati; e che i lavoratori specializzati necessitano di una preparazione adeguata ed in continuo aggiornamento.

Ecco il punto che sembra emergere in maniera chiara anche dai nuovi dati dell’esperienza tedesca. La formazione continua diventa l’elemento chiave per affrontare il futuro assetto del mercato del lavoro derivante dall’adozione sempre più massiccia di nuove tecnologie. Dove le competenze diventeranno flessibili ed ai lavoratori sarà richieste una forte capacità di aggiornamento.

Illustrazione di tungnguyen0905

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