Stock picking, 2021 altro anno di passione

Come sono andate le gestioni attive nel 2021? Se analizziamo i dati S&P Dow Jones Indices per i fondi specializzati nello stock picking è stato un altro anno di passione.

Stock picking, ovvero selezionare le società da tenere in portafoglio nella convinzione che le loro azioni possano battere, in termini di performance, l’indice di riferimento. Si, stiamo di nuovo parlando di una delle questioni storiche della finanza: gestione passiva e gestione attiva. E lo stock picking, assieme al market timing, è una delle espressioni più vistose della gestione di un investimento in maniera attiva.

Sono da poco usciti i dati di S&P Dow Jones Indices sull’andamento complessivo dei listini azionari statunitensi nel 2021, dati rilanciati in un bel articolo di Karen Langley sul Wall Street Journal. Se nel 2021 lo S&P500 ha reso, dividendi inclusi, il 28.7%, l’85% dei fondi di investimento che utilizzano lo stock picking si è fermato su percentuali inferiori. A livello statistico l’anno scorso è stato il 12° di fila a registrare questo tipo di situazione, ma il 2021 si è mostrato particormente tosto, considerando che quell’85% è la percentuale più alta dal 2014, cresciuta rispetto al 2020 di 25 punti percentuali.

Il 2022 non sembra iniziato in maniera differente. Se consideriamo il periodo da gennaio ad inizio settimana scorsa la performance dello S&P è stata del -10.3% ed i fondi di stock picking per il 57% dei casi stanno facendo peggio (insomma lo stock picking starebbe cedendo anche nel breve termine).

A giustificare parzialmente questa ennesima debacle c’è la robusta rotazione avvenuta tra il 2020 ed il 2021, con le società ad alte prospettive di crescita (growth) prima portate in paradiso e poi abbandonate per far ritorno al caro vecchio stile value. In questo turnover i fondi basati sullo stock picking sono stati superati dagli eventi, per così dire, ritrovandosi investiti nel settore growth quando il mercato iniziava ad abbandonarlo. I numeri dicono tutto: se nel 2020 il 64% del rendimento complessivo dello S&P 500 era stato generato da 5 titoli (Amazon, Nvidia, Alphabet, Apple e Microsoft), nel 2021 il contributo di questi è sceso al 31%.

Insomma, la volatilità tornata ad accentuarsi sul mercato azionario e la profonda rotazione ancora in essere tra settori e stili ha giocato e sta giocando brutti scherzi ai fondi specializzati nello stock picking. Ma al di là di numeri e giustificazioni il messaggio è chiaro: ancora una volta gestione passiva batte gestione attiva.

Foto di pix1861

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.