USA, torna a calare l’indice CFNAI a febbraio

L’indice CFNAI sull’attività economica dell’area di Chicago è tornato a scendere nel mese di febbraio, pur rimanendo ampiamente in zona espansione. Da sottolineare il peggioramento della componente collegata ai consumi personali. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Cina, banca centrale lascia invariati tassi prime. La banca centrale cinese lascia invariati i tassi di interesse prime per famiglie ed imprese, proseguendo così nella sua politica accomondante. Secondo alcuni analisti la prossima mossa di Pechino potrebbe essere un ulteriore ribasso dei tassi sui prestiti a medio termine alle banche (MLF); verosimilmente questo accadrà ad aprile, in coincidenza con la comunicazione dei dati sulla crescita del primo trimestre 2022.

Germania, prezzi alla produzione ancora in crescita nel mese di febbraio. Ancora un mese di rialzo per i prezzi alla produzione tedesca. Lo scorso febbraio l’indice PPI è salito dell’1.4% su base mensile, un valore che rappresenta la minor variazione da ottobre scorso ed il secondo mese di riduzione consecutivo. Segnali che sarebbero da considerare incoraggianti, se non fosse che la statistica di febbraio non comprende ancora gli effetti della guerra in Ucraina. Su base annua la variazione a febbraio si ferma al 25.9%, con la componente energia che registra un +68% (+125.4% per il gas naturale).

USA, torna a calare l’indice CFNAI a febbraio. Nel mese di febbraio l’indice CFNAI, che monitora lo stato di salute dell’attività economica nella zona di Chicago, è tornato a scendere. L’indicatore curato dalla FED di Chicago è sceso a 0.51 dallo 0.59 di gennaio, il che significa che l’economia continua ad espandersi con ritmi superiori alla media storica, ma anche che nel mese di febbraio c’è stato un leggero rallentamento. Siamo al momento ben distanti da quel livello di -0.7 che statisticamente è considerato un indicatore anticipatore di recessione per l’economia statunitense. L’elemento che più di tutti ha contribuito al calo dell’indice è la componente del sondaggio collegata alle spese per consumi, un segnale da non sottovalutare. Considerando la media a tre mesi il CFNAI scende a 0.35, due decimi meno di gennaio.

Foto di 12019

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