Turchia, inflazione fuori controllo. Eurozona, disoccupazione al nuovo minimo

In Turchia l’inflazione sale di oltre il 4% su base mensile, tra lira debole e prezzi delle materie prime in salita. La disoccupazione nell’Eurozona scende al nuovo minimo del 6.8%. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Giappone, fiducia consumatori ancora in calo a febbraio. Nel mese di febbraio la fiducia dei consumatori giapponesi ha continuato a scendere toccando il minimo a 9 mesi. L’indice segna 35.3 con un peggioramento in tutte le sue componenti.

Cina, Caixin conferma debolezza settore privato. Per il secondo mese consecutivo l’indice Caixin PMI composite si ferma a quota 50.1, appena un decimo sopra il limite della zona espansione. Una conferma della debolezza della fase di espansione del settore privato cinese. Se sul fronte della produzione i miglioramenti sono marginali, continuano a flettere gli ordini dall’estero e l’occupazione. Sul fronte dei prezzi rallentamento per quelli di input, ma si rimane su valori piuttosto elevati.

Turchia, inflazione fuori controllo. Nel solo mese di febbraio l’inflazione in Turchia è salita del 4.81%, mentre su base annua ha toccato il +54.44%. Si tratta di un livello che non si vedeva da almeno vent’anni è che trova la sua spinta all’accelerazione dalla debolezza della lira turca e dall’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche ed alimentari. E le notizie sul fronte dei prezzi alla produzione non lasciano immaginare scenari migliori nel breve termine. L’indice PPI registra un +105% su base annua (record dal 1995 ad oggi), con un +7.22% su base mensile.

Eurozona, prezzi alla produzione riaccelerano. Nel mese di gennaio i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono tornati ad accelerare, fornendo nuovo combustibile per l’inflazione dei prossimi mesi. L’indice PPI ha registrato un +5% su base mensile, due punti percentuali in più rispetto a gennaio, avvicinandosi al record registrato ad ottobre scorso e doppiando le attese del mercato. Su base annua il rialzo supera il 30%.

Eurozona, disoccupazione al nuovo minimo record a gennaio. Nel mese di gennaio la disoccupazione nell’Eurozona è scesa al 6.8%, un decimo meglio delle attese e nuovo minimo della serie. Miglioramenti si sono registrate in tutte le grandi economie dell’area, mentre la disoccupazione giovanile è scesa sotto il 14%.

PMI lettura finale di febbraio conferma recupero settore servizi. Le letture finali di febbraio degli indici PMI service e composite confermano, pur con qualche limatura verso il basso, quanto visto nella stima flash. Confermata la fase di espansione per Eurozona e Gran Bretagna, di contrazione per il settore privato giapponese. Ovunque accelera il passaggio dei costi di produzione sui prezzi finali.

USA, mercato del lavoro. Mentre il numero di licenziamenti annunciati si riduce ulteriormente, registrando nei primi due mesi del 2022 un -70% rispetto ad un anno fa, le richieste di sussidi di disoccupazione settimanale il valore più basso da inizio anno a quota 215mila. La media a 4 settimane scende a 230,5mila, mentre i sussidi continuativi rimangono pressochè stabili. Nell’ultimo trimestre del 2021 il costo del lavoro è aumentato dello 0.9% annualizzato, in netta diminuzione rispetto alla rilevazione precedente ma ben tre volte le attese. La retribuzione oraria è salita del 7.5%, mentre la produttività del 6.6%.

USA, ordini all’industria di gennaio. Nel mese di gennaio gli ordini all’industria statunitense sono cresciuti per il nono mese consecutivo, registrando un +1.4% su base mensile, dato che batte le attese. Buona performance soprattutto del settore dei trasporti (+3.4%).

USA, indice PMI servizi di febbraio. Scende per il terzo mese consecutivo l’indice PMI Servizi elaborato dall’ISM. Nel mese di febbraio l’indicatore scivola a 56.5, il peggior risultato da un anno a questa parte. Rallenta la componente ordini e frena anche l’occupazione. Si muove in direzione opposta, invece, la componente prezzi. Proprio l’inflazione, assieme alle difficoltà della supply chain e nell’assunzione di lavoratori, sta rendendo difficile per le imprese soddisfare la domanda, con un rallentamento della produzione.

Foto di smuldur

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