Nel corso del messaggio urbi et orbi di questo Natale, Papa Francesco ha sottolineato come ci sia una sorta di pandemia strisciante nelle società colpite dall’emergenza covid-19. Una pandemia di solitudine che mette alla prova la capacità di relazione e che spinge molte persone a rinunciare all’incontro con l’altro e al fare qualcosa assieme agli altri. Un problema sociale, e sicuramente anche una problema di salute pubblica. Ma, aspetto probabilmente non molto sottolineato, anche un problema economico.
Di pandemia di solitudine cominciano a parlare anche gli economisti. Proprio nei giorni che precedevano il Natale, è uscito un interessante studio condotto da Chiara Burlina (Università di Padova), Andrés Rodríguez-Pose (London School of Economics). In Alone and lonely: The economic cost of solitude, i due autori hanno provato a mettere assieme un po’ di dati relativi a 139 regioni dell’Europa, concentrando l’attenzione su alcune grandezze: la percentuale di persone che vivono da sole, il grado di solitudine riscontrabile in una determinata regione e l’andamento dell’attività economica.
Burlina e Rodríguez-Pose hanno indagato il tipo di rapporto che esiste fra le prime due grandezze e l’andamento dell’attività economica. Analizzando la relazione solo da punto di vista economico, lo studio mostra come una percentuale molto elevata di persone che vivono da sole non rappresenta necessariamente un costo per l’economia, anzi questa condizione può in qualche migliorare la qualità del rapporto con gli altri, in un interscambio di idee foriero di effetti positivi sulla capacità di generare iniziative economiche, innovazione, miglioramento della produttività.
La solitudine, invece, vale a dire quel senso di distacco dal mondo circostante e di lontananza emotiva dagli altri, rappresenta un considerevole costo per l’economia. Una società che presenta una percentuale consistente di persone che sentono il peso della solitudine è una società che limita le sue possibilità di generare benessere economico e quindi che cresce meno.
Combattere, per quanto è possibile fare, questa strisciante pandemia di solitudine è indubbiamente importante per migliorare il benessere psicofisico delle persone e di intere comunità. Ma anche sotto il punto di vista economico può portare ad indubbi vantaggi.
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