Il dato più significativo di oggi arriva dalla Germania dove l’indice che misura la fiducia delle imprese registra una frenata in ottobre. Dagli USA segnali contrastanti da attività economica e vendita di nuove case. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Germania, fiducia imprese frena a ottobre. L’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche risente ad ottobre dei nuovi, e per molti versi nebulosi, scenari che si stanno aprendo sul fronte della pandemia di covid-19. Si tratta di una frenata, la prima dopo 6 mesi di crescita, ancora poco accentuata ma comunque preoccupante. La percezione dell’andamento attuale delle aziende tedesche rimane tutto sommato buona. Il sottoindice che lo misura si muove da 89.2 a 90.3, in miglioramento rispetto al mese precedente e sopra le attese. I “problemi” vengono invece dalle aspettative. Qui il timore di nuovi, seppur parziali, lockdown fa scendere il sottoindice dell’outlook economico a 95 dal 97.4 del mese precedente, una frenata superiore alle attese, fissate a quota 96.5. Il settore servizi è il più preoccupato, ma tutto il comparto privato sembra chiedersi, commentano dall’istituto Ifo, se e come la nuova ondata epidemica si riuscirà a gestire. Soprattutto con quali conseguenze sulla ripresa. La sommatoria dei due opposti atteggiamenti delle imprese fa scendere l’indice generale della fiducia a 92.7 dal 93.2 di settembre. L’Ifo non vede nessun double dip all’orizzonte per la Germania ma già il parlane fa capire che è comunque un’ipotesi entrata nel dibattito.
USA, Chicago Fed National Activity Index sceso anche in settembre. Per il terzo mese consecutivo l’indice dell’attività manifatturiera dell’area di Chicago scende. A settembre 2020 si ferma a 0.27 dall’1.11 del mese precedente. Scendono gli indicatori relativi a ordini, produzione ed occupazione, mentre sale frazionalmente quello legato ai consumi.
USA, dato vendite case nuove delude ma rimane forte. A sopresa il dato di settembre delle vendite di case nuove negli USA delude le attese. Pur rimanendo su livelli sostenuti il totale di vendite è sceso del 3.5% mensile, a 959 mila unità. Il mercato rimane molto caldo con valori ben al di sopra della media a 5 anni della serie storica, fissata attorno alle 600 mila unità vendute al mese. A rallentare le vendite è soprattutto la scarsità dell’offerta visto che le vendite su carta sono ben 319mila a settembre, il valore più alto da 14 anni a questa parte. Un dato su tutti: a questi ritmi il tempo necessario per esaurire le nuove abitazioni in vendita è di 3,6 mesi; siamo ad un passo dal record storico del 1963 (3,4 mesi).
USA, manifattura Texas. L’indice dell’attività manifatturiera di Dallas è cresciuto a ottobre per il terzo mese consecutivo, portandosi sui massimi a due anni. Il 19.8 migliora di 6 punti la rilevazione di settembre. Analizzando i sottoindici si nota solo una stonatura: la frenata dell’indicatore sull’occupazione, segnale di una certa prudenza ancora presente tra le imprese nonostante il trend di ripresa.
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