Dai verbali BCE della riunione di settembre conferme di nuovi stimoli monetari in arrivo; e tassi ancora più sotto zero. Intanto negli USA le richieste di sussidio non scendono sotto quota 800 mila a settimana. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Germania, bilancia commerciale ad agosto. Segni meno sia per le importazioni che per le esportazioni tedesche ad agosto scorso, ma le seconde scendono più velocemente, riducendo così il surplus commerciale. I beni e servizi importati sono scesi del 7.9%, con un pesante -22% dalla Gran Bretagna. Le esportazioni sono scese, invece, del 10.2% su base annua, con in questo caso USA (-21%) e UK (-7.3%) a segnare i ribassi più marcati. Si allarga il deficit con la Cina, con le importazioni che rimangono ferme e le esportazioni che scendono dell’1.1% su base annua. Il saldo della bilancia commerciale scende ai minimi da maggio e torna sotto la media a 5 anni.
Brasile, vendite al dettaglio in agosto. Le vendite al dettaglio brasiliane continuano a recuperare. Ad agosto sono aumentate del 3.4% su base mensile, meglio delle attese ma a ritmo inferiore rispetto al mese di luglio (rivisto al ribasso). Su base annua il saldo è positivo con un aumento del 6.1%, sotto le attese di mercato.
Verbali BCE. I verbali della riunione di settembre confermano l’atteggiamento super dovish di Francoforte per i prossimi mesi. Tre i punti principali: volontà di sostenere i prezzi con nuovi stimoli, compreso anche un ulteriore taglio dei tassi di interesse (già negativi); revisione delle condizioni dei prestiti bancari TLTROs; volontà di utilizzare tutto lo stanziamento destinato al piano PEPP. Un diluvio di liquidità che si rende necessario, si legge nei verbali, per il combinato disposto di una domanda debole, di un euro forte e di una bassa pressione salariale. Tutti elementi che rendono difficile la risalita dei prezzi al consumo.
USA, sussidi di disoccupazione. Sembra essersi stabilizzato il dato sui sussidi di disoccupazione statunitensi. Purtroppo, però, siamo ancora su livelli molto alti, ben al di sopra dei massimi raggiunti nel 2009. La settimana scorsa le richieste di nuovi sussidi sono state 840 mila, solo 7 mila in meno di 15 giorni fa e sopra le attese del mercato (820 mila). Il dato destagionalizzato non dà maggior conforto: 804 mila contro le 799 mila di 15 giorni fa. La media a quattro settimane rimane ancorata in zona 850 mila. Il numero di sussidi continuativi scende di circa un milione di unità ma rimane ancora abbondantemente sopra i 10 milioni (10.9 milioni).
Foto di Kerstin Herrmann