La settimana appena inziata segnerà anche l’inizio della prima stagione di trimestrali del 2020. Ad inaugurarla saranno i conti dell’ultimo trimestre 2019 delle grandi banche d’affari JP Morgan e Citi. Cosa attenderci e cosa si attendono i mercati azionari?
Stando alle ricerche condotte da Goldman Sachs Group AG, la lunga espansione dei profitti dal 2009 ad oggi ha portato il rapporto utile per azione a rivedere valori prossimi ai picchi del 2006. Una cavalcata trionfale che nel suo procedere ha incontrato pochi ostacoli: nel periodo tra il 2015-2016 e nel corso degli ultimi 24 mesi.
Con i dati di JP Morgan e Citi, in settimana inizieremo a capire come sono andati i conti delle società quotate sullo S&P500 nell’ultimo trimestre dello scorso anno. Stando alle proiezioni elaborate come di consueto da FactSet emergono due tendenze.
In primo luogo, nel corso del trimestre, si è assistito ad un progressivo taglio delle stime di profitto per i tre mesi finali del 2019. L’EPS (utile per azione) stimato è sceso del 4,7% da settembre a dicembre. Si tratta di un dato superiore alla media a 5, 10 e 15 anni. Nel confronto tendenziale (anno su anno) la stima di profitti per azione del 4° trimestre 2019 è inferiore del 2% a quella dello stesso periodo del 2018. Se i dati saranno confermati, ricorda FactSet, ci troveremo di fronte a 4 letture consecutive di tendeziale negativo, una circostanza che non si verificava, appunto, dal periodo 2015-2016. Nel complesso i risultati dovrebbero segnare un arretramento dei profitti dell’1,5%.
Se la tendenza per l’ultimo trimestre 2019 appare piuttosto delineata c’è da chiedersi quali siano le aspettative per le prossima stagione di trimestrali del 2020, quella relativa al primo quarto del nuovo anno. Anche qui ci aiutano i dati riportati da John Butters nel suo Earnings Insight. L’utile per azione delle società dello S&P500 dovrebbe salire del 4,5% nel primo trimestre e del 6.5% nel secondo, in riaccelerazione rispetto all’anno scorso. Sempre secondo le stime degli analisti, il rapporto prezzo/utile a 12 mesi si attesta a 18.4, oltre la media a 5 anni. Dato, questo, che sta ad indicare una sostanziale fiducia da parte negli investitori sulla profittabilità delle società USA.
Il grafico che compara l’andamento dei prezzi e l’andamento delle stime di utile per azione da fine settembre a fine dicembre 2019 conferma una valutazione condivisa da molti. Il mercato si attende un’accelerazione dei profitti nel 2020. A fronte del taglio delle stime, i prezzi hanno continuato ad aumentare.
Foto di Gerd Altmann