Inflazione. Stabile negli USA, sale nell’Est Europa

Sono i prezzi al dettaglio i protagonisti della giornata macro. Inflazione stabile negli USA mentre supera le attese nell’Est Europa con il dato polacco ai massimi dal 2012. Inizia la stagione delle trimestrali e JPMorgan soprende tutti. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Europa dell’est, inflazione robusta. I dati di dicembre relativamente al livello dei prezzi in Romania (4%), Polonia (3.4%), Ungheria (4%) e Repubblica Ceca (3.2%) hanno sorpreso gli analisti e messo in pre-allarme le rispettive banche centrali. Nel caso della Romania e della Repubblica Ceca il dato si porta oltre i target impostati dai rispettivi istituti centrali e si fa avanti l’ipotesi (più probabile per la Rep. Ceca) di un rialzo dei tassi di interesse. In Polonia, dove l’inflazione nel 2020 dovrebbe segnare il record dell’unione europea, si è passati dalla rilevazione di novembre al 2.4%, al 3,4% della stima flash di dicembre; si tratta del dato più alto dal 2012.

USA, inflazione stabile a dicembre. Sonni tranquilli per la Fed sul fronte dei prezzi, l’inflazione a dicembre si mantiene in linea con le rilevazioni precedenti. Su base mensile sale di due decimali (contro lo 0,3% atteso), il dato tendenziale si porta al 2,3% (da 2,1%). L’inflazione core, senza le componenti più volatili, rimane ferma al +2.3% tendenziale con un +0.1% rispetto al mese precedente.

Turchia, crescono vendite al dettaglio e produzione industriale. A Novembre 2019 la produzione industriale turca sale del 5.1%, sotto le attese ma in miglioramento rispetto al dato di ottobre (rivisto al rialzo a +3.9%). Ben intonate le vendite al dettaglio, +2.9% mese su mese, + 18% tendenziale.

Trimestrali USA, partenza col botto. Come anticipato nel post di oggi, l’attesa per i risultati del quarto trimestre 2019 delle società quotate sullo S&P500 è per un generale calo. Risultati sopra le attese non possono che fornire ulteriore carburante ai listini. Nella prima giornata ci pensa JPMorgan Chase & Co. con profitti in aumento del 21% ed un 2019 che segna il record “all time” per una banca americana: 36,4 miliardi di dollari di profitti.

Foto di TeroVesalainen

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