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Le domande improvvise: quanto male può andare un investimento? VAR, Expected Shortfall e Max Drawdown

La domanda improvvisa di oggi torna, ancora una volta, sul tema del rischio. Quanto male può andare un investimento? Una risposta certa non esiste, tuttavia ci sono degli indicatori che possono darci un valido supporto per capire su quale tipo di barca stiamo per salire. Andiamo a scoprire cosa sono VAR, Expected Shortfall e Max Drawdown

Siamo abituati a parlare di rischio utilizzando il concetto di volatilità. La volatilità è misurata dalla deviazione standard, un indicatore statistico che ci informa sulla dispersione di una distribuzione attorno alla sua media. La dispersione è valutata sia in positivo (valori superiori alla media) sia in negativo (valori sotto alla media), per questo motivo si dice che sia un indicatore simmetrico di rischio. Ma se il rischio di fare meglio della media può considerarsi un rischio “buono”, è soprattutto quello connesso alla possibilità di fare peggio della media ad essere dirimente per l’investitore. Per indagare su questa “parte” di rischio si utilizzano i cosiddetti indicatori di rischio asimmetrico, tra i quali spiccano: VAR, Expected Shortfall e Max Drawdown.

Questi indicatori, detta in parole semplici, ci aiutano a capire quanto male potrebbe andare un investimento in un determinato periodo di tempo. Andiamoli a vedere nel dettaglio.

VAR – Value At Risk

Si tratta di un indicatore particolarmente efficace nel comunicare all’investitore come potrebbe svilupparsi nel tempo un investimento. Il VAR è definito come la massima perdita che ci si può attendere su un determinato orizzonte temporale e con un dato livello di confidenza. Facciamo un esempio: se un investimento ha un VAR ad 1 anno del 6% al 95% di confidenza, significa sostanzialmente che abbiamo 95 possibilità su 100 che tra un anno l’investimento abbia perso al massimo il 6%.  L’intervallo di confidenza è molto importante, più si avvicina a 100 e maggiore è il valore del VAR, questo deriva sostanzialmente da una delle ipotesi di calcolo del VAR, vale a dire la distribuzione normale dei rendimenti.

Expected Shortfall

Se il VAR ci indica una perdita massima attesa per un certo intervallo di confidenza, potremmo essere interessati a sapere come si comporterà il nostro investimento nel peggiore dei casi possibili. In altre parole l’Expected Shortfall (ES) si occupa delle perdite potenziali che si possono attendere sotto al livello del VAR. Un ES del 20% ad 1 anno ci dice che il nostro investimento, con 1 possibilità su 100, potrà procurarci una perdita del 20%.

Max Drawdown

VAR e ES tendono a darci una misura di quanto male potrà andare un investimento ex ante, vale a dire proiettandoci nel futuro (orizzonte temporale). Esiste un altro indicatore, il Max Drawdown, che si occupa di raccontarci come si è comportato il nostro investimento nel passato, ex post quindi. L’MD si calcola a partire dalla serie storica dei valori dell’investimento ed esprime la massima erosione di valore che l’investimento ha sperimentato nel periodo analizzato. E’ sostanzialmente la massima caduta fatta registrare da un investimento osservando l’attuale valore ed il massimo valore raggiunto in precedenza.  Un investimento che presenti un MD del 46% negli ultimi 10 anni, è un investimento che ha visto, come peggior caduta, una perdita del 46%.

VAR, Expected Shortfall e Max Drawdown, come detto, sono indicatori statistici. Il loro calcolo deriva dall’analisi delle serie storiche di un investimento e, nel caso dei primi due indicatori, suppone che le distribuzioni dei dati siano di tipo normale.  Questo significa che tali indicatori, pur essendo fondamentali per una scelta di investimento in linea con i propri obiettivi, rimangono esposti all’incertezza del futuro.

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