Nate in Francia ed oggi attivabili anche in Italia le nuove obbligazioni Senior non preferred si collocano a metà strada tra subordinati e senior con l’obbiettivo dichiarato di creare un ulteriore cuscinetto che, in caso di serie difficoltà della banca, permetta di limitare i rischi per correntisti e obbligazionisti senior.
Le obbligazioni senior non preferred, come accennato, sono state emesse per la prima volta in Francia ed hanno raggiunto già un discreto volume di emissione (15 miliardi a metà 2017, il 55% in valuta Euro). In Italia la prima banca ad approfittare di questo strumento (introdotto dalla Finanziaria 2018) è stata Unicredit che ha emesso un bond per 1,5 miliardi di euro con una domanda che ha superato i 4 miliardi di euro.
Lo strumento nasce sostanzialmente con l’intenzione di creare un cuscinetto in grado di proteggere obbligazionisti senior e correntisti in caso di bail-in di una banca. Questi senior non preferred bond (detti anche Tier 3) sono collocati, nella gerarchia del rischio, appena sopra i subordinati (i famigerati Tier 2).
Si è quindi voluto creare una nuova categoria di obbligazioni in grado di fare da cuscinetto ritardando l’entrata in gioco, in caso di bail-in, di obbligazionisti senior e correntisti.
Non si tratta di strumenti destinati al settore retail e sono caratterizzati da una rischiosità accentuata.