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Stati Uniti, a sorpresa PIL primo trimestre 2025 in contrazione su boom importazioni

A sorpresa il PIL degli Stati Uniti registra una contrazione nel primo trimestre del 2025. Il dato risente del boom di importazioni pre-dazi e di un forte calo della spesa pubblica.

Nel primo trimestre del 2025 l’economia statunitense ha registrato una contrazione dello 0,3% annualizzato. Un dato che sorprende i mercati, con le attese fissate per un crescita dello 0,3%. Si tratta del primo segno meno dal primo trimestre del 2022. A contribuire al risultato è soprattutto il balzo delle importazioni, +41.3% annualizzato, effetto della volontà di anticipare l’entrata in vigore dei dazi. Diminuisce anche il contributo derivante dai consumi privati che registrano un +1,8% annualizzato, minimo da metà 2023. Tra gli altri dati spicca il calo della spesa pubblica, oltre cinque punti percentuali di contrazione, ed il robusto incremento degli investimenti (quasi otto punti percentuali di crescita). Se la componente delle esportazioni nette dovrebbe esaurire i suoi effetti nel primo trimestre, gli economisti continuano ad interrogarsi sui potenziali effetti dei dazi sulla supply chain e sui consumi. Effetti che saranno visibili dal secondo trimestre in poi.

Australia, inflazione stabile nel primo trimestre 2025.

Inflazione stabile nel primo trimestre del 2025 in Australia, l’indice conferma una variazione annua del 2,4%, un decimo in più rispetto alle attese del mercato ma anche il livello più basso dal primo trimestre del 2021. In calo l’inflazione sui servizi che scende sotto il 4% e tocca il minimo da metà 2022. Su base trimestrale la variazione sale al +0,9%, un decimo sopra le attese e massimo da metà dell’anno scorso.

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Cina, settore privato rallenta ad aprile, manifattura torna in contrazione.

Nel mese di aprile il settore privato cinese rimane in zona espansione ma rallenta il passo. L’indice PMI elaborato dall’istituto di statistica nazionale scende a 50,2 punti, minimo da gennaio scorso. A trainare al ribasso il dato è soprattutto la situazione del settore manifattura. Il PMI manifatturiero scende a 49 punti, peggior variazione dal dicembre del 2023 e prima volta in zona contrazione da gennaio scorso. Il primo mese di dazi getta ombre scure sull’industria cinese, con gli ordini dall’estero scesi ai minimi da quasi un anno. Il sondaggio Caixin registra a sua volta un rallentamento dell’attività manifatturiera, pur confermando per il settimo mese consecutivo la fase di espansione.

Germania, vendite al dettaglio nel mese di marzo.

Dopo due mesi di crescita, torna il segno meno per le vendite al dettaglio tedesche. A marzo la variazione mensile è stata del -0,2%, meglio delle attese (-0,4%). Il calo è dovuto ad una frenata degli acquisti di beni non alimentari, con un -0,6% su base mensile che annulla il +0,2% delle spese in generi alimentari. Su base annua la variazione rimane positiva ma scende al 2,2%, oltre due punti in meno di febbraio.

Inflazione ad aprile, situazione sostanzialmente stabile per Germania e Francia.

Come per la Spagna, anche da Francia e Germania arrivano indicazioni di un’inflazione tendenziale sostanzialmente stabile nell’area Euro. In Francia, ad aprile, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una variazione annua dello 0,8%, stabile rispetto a febbraio ed in linea con le attese. Su base mensile la variazione è stata dello 0,5%, due decimi oltre le attese e massimo da agosto scorso. Il tasso armonizzato si conferma al +0,8% annuo e registra un +0,6% su base mensile, in accelerazione e sopra le attese. In Germania l’inflazione ad aprile scende al 2,1% su base annua, minimo da ottobre dell’anno scorso ma un decimo sopra le attese. Ad accelerare è soprattutto la componente servizi che tocca il +3,9%, massimo a tre mesi. Il dato core sale al 2,9%, mentre su base mensile la variazione è dello 0,4%. Il dato armonizzato su base annua scende al 2,2%, un decimo sopra le attese.

Eurozona, crescita primo trimestre 2025 meglio delle attese.

L’Eurozona cresce per il quinto trimestre consecutivo e lo fa, secondo la prima stima diffusa oggi, con un ritmo superiore alle attese. Nel primo trimestre 2025 la crescita congiunturale è stata dello 0,4%, due decimi meglio delle attese. Su base tendenziale il PIL registra un incremento dell’1,2%, in linea con il riferimento di fine 2024 e meglio delle attese (+1%). Su base congiunturale, crescite superiori alle attese per la Spagna (+0,6%) e per l’Italia (+0,4%). Bene anche la Germania che registra un +0,2% in linea con le attese. Dato più debole per la Francia che si ferma al +0,1%. Sul tendenziale la Spagna continua a guidare la classifica con una crescita del 2,8%.

Stati Uniti, spese personali a marzo e PCE Index.

Nel mese di marzo le spese personali negli Stati Uniti sono salite dello 0,7%, due decimi meglio delle attese e del rilevamento precedente. La spesa per beni (soprattutto auto e ricambi) è quasi doppia rispetto a quella dei servizi. Nello stesso mese, sul fronte dei redditi, si è registrato un incremento dello 0,4%, meglio delle attese ma in calo rispetto al mese precedente. Variazione nulla su base mensile per il PCE Index, mentre su base annua la variazione scende al 2,3% per l’indice generale (un decimo in più rispetto alle attese) e al 2,6% per la componente core, in linea con le attese e al minimo dal marzo del 2021.

Foto di Lazarovic

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