Australia, inflazione scende nel quarto trimestre 2024. Secondo rilevamento in calo consecutivo per l’inflazione australiana. Nell’ultimo trimestre del 2024 la variazione annua si è fermata al 2,4%, un decimo meglio delle attese e minimo dal primo trimestre del 2021. L’inflazione sui servizi tocca il minimo da inizio 2024. Mentre la componente trimmed mean registra una variazione annua del 3,2%, meglio delle attese e minimo da tre anni. Nei prossimi mesi, però, potrebbe esserci una parziale riaccelerazione. L’effetto della fine delle agevolazioni statali sull’energia è già evidente nei numeri del mese di dicembre. Il tasso annuo per l’ultimo mese del 2024 è salito al 2,5%, terzo mese di crescita consecutivo e massimo da agosto scorso.
Germania, fiducia consumatori torna a peggiorare a fine gennaio. L’indice sulla fiducia dei consumatori tedeschi torna a peggiorare a fine gennaio. L’indicatore elaborato da GfK scende a -22,4 punti dai 21,3 del mese precedente. Le attese erano per un ulteriore miglioramento a quota -20 punti. Per il sondaggio continua a scendere l’aspettativa sui redditi e sulla crescita economica, mentre cala ulteriormente la propensione agli acquisti. Le famiglie risparmiano, percependo un clima di incertezza che si estenderà almeno fino alle prossime elezioni.
Spagna, crescita quarto trimestre 2024 meglio delle attese. Nell’ultimo trimestre del 2024 la Spagna ha registrato una crescita economica dello 0,8% su base congiunturale, due decimi meglio delle stime preliminari. SU base annua la variazione si conferma al +3,5%, miglior risultato dal primo trimestre del 2023 e tre decimi sopra le attese. Complessivamente il 2024 si chiude con un +3,2% che pone la Spagna tra le migliori economie dell’area, grazie ai buoni dati relativi a consumi e investimenti.
Eurozona, prestiti al settore privato a dicembre. Leggera accelerazione per quel che riguarda la crescita dei prestiti al settore privato nell’area Euro. Secondo i dati diffusi dalla BCE, i prestiti verso le imprese dell’Eurozona sono saliti a dicembre dell’1,5% su base annua, meglio delle attese. I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,1% contro il +0,9% precedente. La massa monetaria M3 rallenta il passo e registra una crescita del 3,5% su base annua, tre decimi in meno di novembre e delle attese del mercato.
Canada, banca centrale sceglie di taglia ancora i tassi di interesse. Sesto taglio dei tassi consecutivo per la banca centrale canadese. Come da attese il riferimento è sceso di 25 punti base, al 3%. Il board ha anche deciso di porre fine alla fase di quantitative tightening, annunciando che da inizio marzo riattiverà l’acquisto di titoli per sostenere liquidità e dare slancio all’economia. Alla base della nuova riduzione dei tassi e dell’assunzione di una posizione a supporto dell’economia ci sono i dati confortanti sull’inflazione, attesa attorno al 2% anche per i prossimi mesi, ed il timore che politiche protezionistiche statunitensi possano deragliare la ripresa economica. Le ultime stime vedono il PIL canadese crescere dell’1,8% nel 2025, contro il +1,3% precedentemente stimato.
Foto di Jude Joshua