Prime trimestrali S&P500 2023, la maggioranza è sopra le attese

La prima tornata di trimestrali 2023 delle società appartenenti all’indice S&P500 registra un calo degli utili ma molto meno pesante di quanto ci si potesse attendere. E gli analisti vedono un rimbalzo verso fine anno.

I profitti aziendali sono la cartina al tornasole dello stato di salute dell’economia statunitense e non solo. Ecco allora che dare un’occhiata ai dati relativi alla prima tornata di trimestrali del 2023 delle società appartenenti all’indice S&P500 può aiutarci a capire qualcosa di più sull momento attuale e sulle possibili evoluzioni future.

Ad aiutarci come sempre sono i dati raccolti e pubblicati da FactSet. Alla fine della scorsa settimana l’85% delle società appartenenti all’indice S&P500 aveva difuso i dati relativi all’andamento dei conti aziendali nel trimestre gennaio-marzo 2023. In numero si tratta di 462 società su 500, perciò una quota altamente significativa. Di queste il 79% ha presentato un utile per azione (EPS) superiore alle attese degli analisti, una percentuale superiore sia alla media a 5 anni che a quella a 10 anni. In media gli utili sono superiori alle attese di sette punti percentuali, un dato che risulta inferiore alla media a 5 anni per l’indice.

Si qui l’andamento rispetto alle aspettative, ma nel concreto i profitti nel primo trimestre 2023 sono in calo. La media dell’indice si ferma a -2.2% (media tra risultati pubblicati e stime su quelli ancora da pubblicare), molto migliore rispetto alla stima iniziale di fine marzo che parlava di un calo di quasi sette punti percentuali.

Guardando ai settori si nota plasticamente come l’inflazione ed i tassi di interesse stiano giocando un ruolo importante nell’andamento dei conti. Il maggior rialzo dei profitti lo si registra tra i beni discrezionali, mentre i consumi base registrano un calo dei profitti di oltre un punto percentuale. In crescita anche i profitti del settore finanziario.

E per i prossimi mesi la situazione sembra far pensare ad un rimbalzo. Almeno questa è la conclusione a cui si arriva leggendo i dati sulla crescita degli utili attesa dagli analisit per le società dello S&P500. Se il secondo trimestre dovrebbe vedere trionfare ancora il segno meno (-5.7%, la media stimata), nel terzo trimestre, ed ancor di più nel quarto, si dovrebbero iniziare a vedere gli effetti del calo dei costi di produzione (+1.8% nel terzo trimestre e +8.5% nel quarto, per un 2023 a +1.2% complessivo). Numeri che porterebbero il rapporto Prezzo/Utili a 12 mesi su livelli leggermente inferiori alla media a 5 anni: 17,7.

In definitiva si tratta di numeri che confermano una certa resilienza dei conti aziendali all’ondata inflattiva e all’indebolimento della domanda.

Foto di Tumisu

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