Gran Bretagna, banca centrale alza i tassi per la 12° volta consecutiva

In Gran Bretagna la banca centrale alza i tassi per la 12° volta consecutiva e porta il riferimento ai massimi dal 2008. Inflazione vista oltre il 5% per tutto il 2023. Negli USA (timidi) segnali di raffreddamento del mercato del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, inflazione in aprile scende ancora. Nel mese di aprile l’inflazione cinese è scesa allo 0.1%, il minimo dal febbraio del 2021 e tre decimi sotto le attese del mercato. In calo sia i prezzi dei generi alimentari (particolarmente evidente la frenata di quelli della carne di maiale e della verdura fresca), sia quelli dei beni non alimentari. La componente core rimane stabile allo 0.7%. Su base mensile l’inflazione ha registrato il terzo mese consecutivo con il segno meno. Considerando anche la prosecuzione della deflazione sul fronte dei prezzi alla produzione, secondo alcuni analisti, è lecito attendersi che la banca centrale possa allargare le maglie della propria politica monetaria.

Gran Bretagna, banca centrale alza i tassi per la 12° volta consecutiva. Di fronte ad un’inflazione persistente la banca centrale inglese ha deciso di alzare ulteriormente i tassi di interesse, portando il riferimento al 4.5%, 25 punti base in più come da attese del mercato. Il board ha chiarito i parametri che saranno monitorati per le prossime decisioni di politica monetaria: mercato del lavoro, dinamica dei salari e dei prezzi. Sul fronte inflazione la stima per il 2023 è salita al 5.1% dal 3.8% del mese precedente, mentre per rivedere la zona del 2% occorrerà attendere la fine del 2024. L’economia inglese dovrebbe sperimentare due trimestri di stallo prima di tornare a crescere, chiudendo il 2023 con un +0.23% (la precedente stima era per un -0.5%).

USA, prezzi alla produzione nel mese di aprile. L’indice dei prezzi alla produzione negli USA è salito ad aprile del 2.3% su base annua, il livello più basso da inizio 2021, un decimo sotto le attese del mercato. Il dato core scende dal 3.4% al 3.2%. Su base mensile la variazione è del +0.2%, un decimo in meno rispetto alle attese, ma primo rialzo da due mesi a questa parte. Rialzo imputabile soprattutto all’aumento dei prezzi dei servizi.

USA, mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli USA sono salite per la seconda settimana consecutiva, toccando il massimo da ottobre del 2021 e segnalando un – ancora leggero – raffreddamento del mercato del lavoro. I sussidi continuativi, infatti, non si muovono più di tanto, crescendo di 12 mila unità ed arrivando a quota 1.813 milioni, sotto alle attese del mercato.

Foto di Mathew Browne

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