Il mercato del lavoro USA continua a mandare segnali di forza e questa potrebbe non essere una buona notizia per la FED. Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, infatti, scendono ai minimi da quattro mesi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Giappone, esportazioni in crescita a dicembre. A dicembre, per il 22° mese consecutivo, le esportazioni in Giappone registrano un incremento su base annua. Il +11.5% dell’ultima rilevazione, però, è anche la variazione più bassa dal gennaio dell’anno scorso. La bilancia commerciale rimane in deficit per il 17° mese consecutivo, una serie così lunga di segni meno non la si vedeva dal 2015. La debolezza dello yen, unita ai prezzi ancora elevati delle materie prime, aumenta il valore delle importazioni, con la variazione annua che supera il 20%.
Australia, aumenta aspettativa di inflazione, mentre segnali di rallentamento arrivano dall’occupazione. Stando al sondaggio realizzato dal Melburne Institute l’aspettativa di inflazione dei consumatori aussie è tornata a salire nel mese di gennaio: dal 5.2% al 5.6%. Un dato comunque molto inferiore alla media registrata nel 2022 (6.7%), segnale che le manovre di politica monetaria cominciano a dare i loro frutti. Anche sul fronte occupazionale qualcosa si muove: nel mese di dicembre l’occupazione è scesa inaspettatamente di 14.6mila unità, con il tasso di disoccupazione fermo al 3.5% e quello di partecipazione in calo di due decimi al 66.6%.
USA, nuovi cantieri residenziali a dicembre. Continua il calo dei nuovi cantieri residenziali negli Stati Uniti. Anche se il mese di dicembre è fisiologicamente debole per il settore edilizio, la statistica registra il quarto mese di calo consecutivo. I numeri: -1.4% rispetto al mese di novembre, -3% complessivo nel 2022 rispetto all’anno precedente. I prossimi mesi non dovrebbero essere molto differenti, almeno guardando all’andamento dei permessi edilizi: -1.6% su base mensile, terzo mese consecutivo di calo.
USA, ancora segnali di forza dal mercato del lavoro. Terza settimana di calo consecutiva per le richieste di sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana sono state meno di 200 mila, dato più basso da quattro mesi a questa parte. Segnali di un mercato del lavoro che continua ad essere in estrema salute, malgrado la FED. Sul fronte dei sussidi continuativi, spia della durata dei periodi di disoccupazione, poche variazioni, con la somma a 1.647 milioni, 17 mila unità in più rispetto a 15 giorni fa.
USA, indice Philly Fed dell’attività manifatturiera. L’indice sulla salute dell’attività economica nell’area di Philadelphia apre l’anno con un balzo di quasi 5 punti, portandosi a quota -8.9 ma rimanendo sotto lo zero per il quinto mese consecutivo, con il 33% delle imprese che ha registrato un calo dell’attività contro il 24% di dicembre. Le aspettative tornano, invece, in positivo. Dal sondaggio emerge che il 38% delle società intervistate prevede un miglioramento della condizione economica nei prossimi mesi, un 33% si attende invece un calo. Guardando alle componenti si segnala un miglioramento in tutte le voci esclusi gli investimenti (qui probabilmente la stretta sui tassi si fa sentire). Sul fronte dei prezzi pagati dalle aziende l’indice scende ai minimi dall’agosto del 2020, con un 45% che non riporta cambiamenti nei prezzi degli input ed un 40% che segnala rincari.
Foto di F. Muhammad