La banca centrale del Giappone lascia fermi i tassi di interesse e mantiene lo yield curve control, deludendo le aspettative del mercato. Negli USA in calo vendite al dettaglio e produzione industriale a dicembre. Gran Bretagna, segnali di raffreddamento per quel che riguarda l’inflazione. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Giappone, tassi di interesse fermi e niente fine dello yield curve control. La banca centrale del Giappone lascia invariato il tasso di riferimento al -0.1% e, spegnendo le speculazioni della vigilia, mantiene attivo il controllo sul rendimento dei titoli a 10 anni. Per l’istituto centrale giapponese l’economia dovrebbe crescere nel 2023 all’1.7%, due decimi in meno della precedente stima, mentre l’inflazione dovrebbe chiudere l’anno fiscale 2022 al 3% per poi dimezzarsi nell’anno successivo.
Gran Bretagna, inflazione ancora in calo a dicembre. Il tasso di inflazione in Gran Bretagna ha continuato a scendere nel mese di dicembre. Su base annua la variazione dei prezzi al consumo si ferma al 10.5%, due decimi in meno del mese precedente ed in linea con le attese del mercato. Si tratta del livello più basso dall’ottobre scorso, mese nel quale ha probabilmente raggiunto il suo picco. Tolte le componenti più volatili l’indice si conferma al 6.3%, un decimo peggio delle attese ed abbondantemente sopra il target BoE. Su base mensile la variazione dell’indice core è stata dello 0.5%, un decimo in più delle attese.
USA, prezzi alla produzione nel mese di dicembre. Nel mese di dicembre l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un calo su base mensile dello 0.5%. Si tratta del peggior calo dall’Aprile del 2020 e del primo segno meno dal luglio scorso. Su base annua la variazione si ferma al 6.2%, il valore più basso dal marzo del 2021. Tra le componenti, interessante notare come il calo sia esclusivamente a carico dei beni (soprattutto gli energetici), mentre la componente servizi ha visto un aumento dello 0.1% su base mensile.
USA, vendite al dettaglio nel mese di dicembre. Nel mese di dicembre le vendite al dettaglio negli USA hanno registrato un calo dell’1.1% rispetto al mese precedente. Un risultato che supera le attese del mercato (-0.8%) e che segna il secondo mese consecutivo di contrazione. Su Dicembre potrebbe aver pesato anche il calo dei prezzi dei carburanti (visto che la statistica non è corretta per l’inflazione). Rimane comunque un dato importante: le vendite esclusi i carburanti sono scese dello 0.8%, nel mese dello shopping natalizio fa sicuramente notizia.
USA, produzione industriale nel mese di dicembre. A dicembre la produzione industriale negli USA ha registrato il secondo mese consecutivo di calo su base mensile. Un -0.7% che è molto più alto delle attese (-0.1%) e rappresenta il peggior risultato dal settembre del 2021. Tassi di interesse ed inflazione indeboliscono la domanda, in particolare per la manifattura che registra un -1.3% di molto oltre le attese. In calo anche la capacità utilizzata degli impianti, un 78.8% che si pone al di sotto della media storica.
Foto di djedj