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Sondaggi PMI di dicembre, prosegue la fase di contrazione

I sondaggi PMI di dicembre indicano che la fase di contrazione per le principali aree economiche mondiali prosegue. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Gran Bretagna, fiducia consumatori migliora ma situazione rimane critica. L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’istituto GfK per il Regno Unito migliora nel mese di dicembre e si porta a -42, terzo mese di crescita consecutivo ma ancora sotto la media storica del sondaggio. L’inflazione continua ad erodere la fiducia delle famiglie britanniche colpendo i salari reali e la propensione agli acquisti. Le aspettative sulle finanze personali nei prossimi 12 mesi rimangono su livelli da minimo record, mentre non migliora sensibilmente l’aspettativa sull’andamento dell’economia britannica.

Gran Bretagna, vendite al dettaglio a novembre. Le vendite al dettaglio nel mese di novembre in Gran Bretagna registrano un calo su base mensile dello 0.4%, in controtendenza rispetto al mese precedente ed alle attese fissate a +0.3%. L’inflazione pesa sugli acquisti e basta un dato per capirlo: le vendite di beni alimentari sono salite dello 0.9%, una corsa all’acquisto anticipato per il periodo festivo motivata proprio dalla paura di ulteriori rincari. Su base annua la variazione è del -5.9%, peggio delle attese e ottavo mese consecutivo di calo.

Sondaggi PMI di dicembre, prosegue la fase di contrazione. La stima flash dei sondaggi PMI di dicembre conferma la fase di contrazione attraversata dalle principali economie mondiali e preconizza un ultimo trimestre 2022 che dovrebbe essere caratterizzato da molti segni meno sul fronte della crescita. Vediamo nel dettaglio le aree economiche più importanti.

Australia. Il settore manifatturiero peggiora nel mese di dicembre anche se rimane in zona espansione. Il settore servizi si conferma (e peggiora) in zona contrazione. Nel complesso il settore privato australiano rimane in zona contrazione per il terzo mese consecutivo. Il PMI composite si ferma a 47.3, sui livelli di fine 2021. Cala la domanda e frena l’occupazione, mentre sul fronte dei prezzi continuano i segnali di raffreddamento.

Giappone. Nel mese di dicembre il settore privato giapponese torna in zona espansione grazie al settore servizi. Mentre il turismo porta il PMI servizi a quota 51.7, prosegue la fase di difficoltà per la manifattura che scivola a 48.8 peggiorando rispetto al mese precedente. In controtendenza il PMI giapponese sembra esserlo anche sul fronte prezzi, qui infatti la pressione inflazionistica continua ad aumentare.

Eurozona. Un leggero recupero sia da parte della manifattura che dei servizi migliora i numeri del PMI di dicembre ma non cambia la sostanza. Il settore privato dell’Eurozona rimane in zona contrazione anche a dicembre, ed è oramai il sesto mese consecutivo. Un dato significativo è quello relativo alla media del PMI composite nell’ultimo trimestre: la peggiore dal 2013 ad oggi, esclusa la fase pandemica. I miglioramenti derivano soprattutto dalla riduzione dei colli di bottiglia della supply chain e dalla tendenza al ribasso dei costi delle materie prime.

Gran Bretagna. Situazione simile all’Eurozona per il PMI composite del Regno Unito. Un miglioramento nei numeri ma nella sostanza ancora contrazione per il settore privato, quinto mese consecutivo sotto quota 50. I segnali più convincenti arrivano dal settore dei servizi che nel mese di dicembre rivede quota 50 battendo le attese. Nel complesso segnali di raffreddamento arrivano sia dall’occupazione che dalla componente che monitora l’andamento dei prezzi.

Foto di Jörg Möller

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