Sfondo scuro Sfondo chiaro

Cina, inflazione frena più del previsto nel mese di ottobre

In Cina l’inflazione frena più del previsto nel mese di ottobre, nello stesso mese la variazione dei prezzi alla produzione registra il primo segno meno dal dicembre del 2020. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Cina, inflazione frena più del previsto nel mese di ottobre. Nel mese di ottobre l’inflazione cinese scende al 2.1% su base annua. Si tratta del dato più basso da maggio, sette decimi in meno rispetto al mese precedente e tre sotto le attese del mercato. A crescere in maniera sostanziosa rimane solo la componente alimentare, con la variazione dei prezzi di cibi e bevande al 7% su base annua, comunque in calo rispetto al +8.8% di settembre. Dedotta la parte più volatile del paniere, l’inflazione core sale dello 0.6% su base annua, invariata rispetto al mese precedente. Su base mensile la variazione dei prezzi al consumo si ferma allo 0.1%, due decimi in meno rispetto al mese precedente ed alle attese del mercato.

Cina, variazione indice prezzi alla produzione con il segno meno a ottobre. Ancora spinte disinflattive dall’indice dei prezzi alla produzione cinese. Nel mese di ottobre l’indicatore è sceso dell’1.5% su base annua, primo segno meno dal dicembre del 2020 e 12° variazione in calo consecutiva. Alla discesa dei prezzi delle materie prime fa da contraltare la salita di quelli dei beni al consumo, in particolare di quelli degli alimentari. Proprio sulla spinta di questi ultimi, su base mensile, si registra il primo rialzo dopo quattro mesi di segno meno consecutivi.

Brasile, a settembre continua la salita delle vendite al dettaglio. Nel mese di settembre le vendite al dettaglio in Brasile sono salite dell’1.1%, secondo mese consecutivo con il segno più, dopo il +0.1% di agosto. Su base annua la variazione sale al +3.2%, il doppio rispetto a quanto registrato nel mese precedente.

Messico, si stabilizza l’inflazione nel mese di ottobre. Nel mese di ottobre l’inflazione messicana è rimasta per il quarto mese consecutivo sopra la soglia dell’8% su base annua, ma rispetto ai due mesi precedenti rallenta il ritmo e si ferma all’8.41%, tre decimi meno della precedente lettura. Una piccola buona notizia che però va subito precisata. A calare è la parte volatile del paniere. L’inflazione core, infatti, cresce al massimo dal 2000, +8.42% dall’8.28% del mese precedente.

Eurozona, aspettative di inflazione in crescita. Secondo il sondaggio BCE l’aspettativa di inflazione ad un anno dei consumatori dell’area Euro è salita al 5.1% nel mese di settembre, un decimo sopra la precedente rilevazione.

Foto di Torpong Tankamhaeng

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Australia, peggiora la fiducia degli operatori economici

Post successivo

S&P500, nei risultati del terzo trimestre 2022 la "lotta" tra domanda e costi

Pubblicità