Dopo il super rialzo della FED arrivano altri movimenti: in Gran Bretagna quinto rialzo consecutivo e tassi di interesse ai massimi da 13 anni a questa parte. A sopresa si muove anche la banca centrale svizzera. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Giappone, aumenta deficit della bilancia commerciale in maggio. Nel mese di maggio la bilancia commerciale giapponese ha registrato un incremento del deficit, il maggiore dal gennaio del 2014. La causa è tutta nella crescita robusta del valore delle importazioni, mentre le esportazioni sono salite ad un ritmo più moderato.
Australia: mercato del lavoro rimane forte, ma aumentano aspettative di inflazione. Nel mese di maggio la disoccupazione in Australia è rimasta ferma al 3.9%, con un aumento del tasso di partecipazione al mercato del lavoro e 60 mila occupati in più (meglio delle attese). Per una situazione occupazionale che si mantiene forte, ci sono aspettative di inflazione che continuano a crescere. L’ultimo sondaggio del Melburne Institute segnala quelle a 12 mesi in salita al 6.7%, massimo da oltre un decennio e oltre un punto in più rispetto al mese precedente.
Eurozona, salari crescono ma perdono potere d’acquisto. Nel primo trimestre del 2022 i salari nell’Eurozona sono cresciuti del 2.7%, terzo rilevamento consecutivo con il segno più e maggior valore dal dicembre del 2020. Con il tasso core dell’inflazione oltre il 3% e l’indice generale oltre il 7%, è evidente la perdita di potere d’acquisto dei salari reali.
Gran Bretagna, quinto rialzo consecutivo per i tassi di interesse. Dopo la “botta” della FED (75 punti base di rialzo) arrivano altre due decisioni “hawkish” dalla politica monetaria internazionale. In Gran Bretagna la BoE vara il quinto rialzo consecutivo, 25 punti base che portano il riferimento all’1.25%, massimo da 13 anni a questa parte. Anche se la votazione è stata all’unanimità, nel board non mancano voci critiche: tre membri avrebbero voluto un rialzo di 50 punti base. Altri interventi nei prossimi mesi sono più che scontati, se è vero che l’inflazione è ora vista toccare un picco dell’11% verso l’autunno. Anche la banca centrale svizzera decide di intervenire. A sorpresa la SNB porta il riferimento a -0.25%, con un ritocco al rialzo di 50 punti base. A preoccupare la banca centrale elvetica gli ultimi dati sull’inflazione, vista ora al 2.8% nel 2022.
USA, nuovi cantieri residenziali nel mese di maggio. Nel mese di maggio calano in maniera significativa sia i permessi di costruzione sia le aperture di nuovi cantieri residenziali. I permessi scivolano del 7% rispetto al mese precedente, mentre i nuovi cantieri registrano un pesante -14.4%, peggior dato da inizio pandemia. Inflazione sui materiali di costruzione, prezzi delle abitazioni alle stelle e, non ultimo, l’aumento dei tassi sui mutui stanno frenando l’attività costruttiva residenziale.
USA, mercato del lavoro. La scorsa settimana le richieste di sussidi di disoccupazione sono state 229 mila, in calo rispetto a 15 giorni fa ma sostanzialmente stabili sui minimi da inizio pandemia. Stabile anche il dato sui sussidi continuativi che passano da 1.309 milioni a 1.312 milioni.
USA, Philly Fed di giugno torna in zona contrazione. Il Philly Fed, l’indice dell’attività economia nell’area di Philadelphia, torna sotto quota zero nel mese di giugno. Si tratta di un dato sotto le attese e che segnala la prima fase di contrazione dal maggio del 2020. A peggiorare sensibilmente sono la componente relativa ai nuovi ordini e quella sulla percezione delle condizioni economiche. In miglioramento occupazione ed investimenti. Sul fronte prezzi si registra un rallentamento, ma i valori rimangono sempre elevati.
Foto di Paweł Szymczuk
