La lotta ai cambiamenti climatici richiede una grande quantità di risorse finanziarie, e per avere possibilità di successo deve contare necessariamente anche sugli investimenti privati.
Gli ultimi tragici eventi dell’estate 2021 sono l’ennesima dimostrazione di come gli effetti del cambiamento climatico siano già tra noi e che il tempo a disposizione per agire sta velocemente riducendosi. Il successo o meno di questo sforzo globale sarà in larga parte legato al grado di coinvolgimento degli investitori privati. Fino ad ora il contributo dei capitali privati non è stato particolarmente rilevante. Secondo i dati dell’organizzazione Climate Policy Iniziative, nel 2018, gli investimenti privati erano appena il 2% del totale destinato ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici.
Qualcosa, però, inizia a muoversi. E nelle sale dei bottoni dei grandi investitori internazionali è scattato l’allarme. Investire ora per evitare grossi problemi finanziari domani sembra essere diventato il mantra. Del resto molti studi confermano l’alto tasso di profittabilità degli investimenti green. Recentemente l’Economist citava il caso Florida. Qui l’investimento in edifici capaci di subire minori danni da uragani e tempeste tropicali può portare benefici economici tre volte superiori al costo sostenuto. Non solo. Secondo una ricerca di BlackRock’s le società esposte a rischi climatici, ma dotate di un buon grado di resilienza perchè capaci di investire nella mitigazione del rischio, quotano a premio sui listini azionari.
Di soldi, però, ne servono tanti, tantissimi. Basti pensare che per completare la transizione energetica entro il 2050 Bloomberg NEF stima sia necessario un investimento in infrastrutture tra i 3 e i 5 mila miliardi di dollari annui, per un totale che sarebbe pari a tre volte il PIL USA. Di fronte a queste cifre i 174 miliardi di investimenti in energia rinnovabile registrati nella prima metà del 2021, la più alta cifra di sempre (fonte Bloomberg NEF), appaiono come una goccia nel mare. Stando ai calcoli dell’Environment Programme dell’ONU, i soli paesi low income avranno bisogno di investimenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici nell’ordine di circa 70 miliardi di dollari all’anno entro il 2030; e di una cifra doppia entro il 2050.
Gli investimenti privati possono diventare la vera arma in più per provare ad affrontare la sfida del cambiamento climatico con qualche possibilità di successo. Per questo motivo è necessario incoraggiarli, penalizzando al contempo tutte le iniziative volte a mantenere in vita produzioni ed industrie ad alto tasso di inquinamento o di consumo di risorse naturali.
Foto di andreas160578