Germania, fiducia imprese scricchiola a gennaio

A gennaio la fiducia delle imprese in Germania scricchiola. Sotto il peso del lockdown l’umore del settore servizi e del retail è nerissimo. Per l’IFO concreto il rischio di stallo nel primo trimestre 2021. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Germania, fiducia imprese scricchiola a gennaio. L’IFO Business Climate di gennaio non riserva grosse soddisfazioni per la Germania. Nella lettura di gennaio arretrano sia la percezione dell’attuale situazione economica, sia le aspettative per i prossimi mesi. L’indice scivola a 90.1 dal 92.2 di dicembre, si tratta del peggior valore da sei mesi a questa parte. Se l’industria resiste non si può dire lo stesso del settore servizi e del commercio al dettaglio, quest’ultimo duramente colpito dal lockdown attivato da Berlino a metà dicembre. Ed è l’umore nero, nerissimo, di queste due componenti a determinare il risultato del sondaggio IFO di inizio 2021. I risultati, fanno sapere dall’istituto tedesco, portano a considerare plausibile uno scenario a crescita zero nel primo trimestre 2021.

Cina, prima “destinazione” per gli investimenti diretti esteri. Dai dati diffusi ieri dalle Nazioni Unite, la Cina scavalca gli USA e diventa il primo paese per investimenti diretti esteri (acquisizioni di società, fusioni, ampiamento della presenza nel paese da parte di società già presenti). Nel 2020 la pandemia ha ridisegnato i flussi di FDI. Gli USA hanno visto un calo di “arrivi” del 46% rispetto al 2019, mentre la Cina ha visto crescere gli FDI del 4%. Tra le grandi economie solo l’India ha fatto meglio di Pechino e solo questi due paesi possono vantare un aumento degli investimenti diretti esteri dal 2019 al 2020. Nel rapporto dell’ONU emerge anche un forte calo per l’Eurozona (-70%, con la Germania a -61%). A livello globale gli FDI sono scesi del 42% rispetto al 2019. Una ripresa dei flussi, conclude l’Unctad, non è preventivabile prima del 2022, con gli investitori che per i prossimi 12 mesi continueranno ad usare la massima cautela.

USA, indici attività manifatturiera Chicago e Dallas. A dicembre il CFNAI (Chicago Fed National Activity Index) ha segnato l’ottavo mese consecutivo in zona espansione, passando da 0.31 a 0.52. Sesto mese consecutivo in zona espansione anche per il Dallas Fed Manufacturing Index che a gennaio segna quota 7, in rallentamento dal 10.5 di dicembre.

Foto di Michael Siebert

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