In Australia, a novembre, la fiducia dei consumatori tocca i massimi da sette anni a questa parte. In Nuova Zelanda la banca centrale è pronta a nuovi stimoli monetari. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Australia, fiducia consumatori sale ai massimi da 7 anni. Il Westpac Bank Consumer Sentiment Index sale per il quarto mese consecutivo a novembre e tocca quota 107.7, il valore più alto da 7 anni a questa parte; ben al di sopra sia dei livelli pre-pandemia, sia della media a 5 anni dell’indice. A ravvivare il morale dei consumatori australiani l’allentamento progressivo delle misure anti-covid, agevolato anche dall’arrivo della bella stagione.
Nuova Zelanda, ulteriori stimoli dalla banca centrale. Pur mantenendo il tasso di riferimento allo 0,25%, spazzando via ipotesi di tassi negativi in terra kiwi, la RBNZ ha annunciato un ulteriore round di stimoli a dicembre. Attraverso un Funding for Lending Programme (prestiti alle banche a tre anni con tassi agevolati) l’istituto governato da Adrian Orr mira a limare ulteriormente la disoccupazione ed accelerare la crescita sui prezzi. Rimane immutato il piano di QE. Dal punto di vista macro, pur nella grande incertezza del momento, la RBNZ vede segnali di ripresa per l’economia dell’isola.
Brasile, consumi frenano a settembre. Le vendite al dettaglio nel mese di settembre sono cresciute solo dello 0.6% su base mensile, meno delle attese (+1.3%) e soprattutto segnando il peggior dato da maggio scorso; quarto mese in rallentamento consecutivo. Su base annua il saldo è ancora positivo con un +7.3% (meno delle attese) che rappresenta il massimo da tre mesi a questa parte.
Messico, produzione industriale riduce perdite in settembre. Rimane in rosso ma riduce il passivo. Così si presenta la produzione industriale messicana di settembre 2020. Un -6.2% su base annua che rappresenta il passivo più basso da sei mesi a questa parte. Su base mensile la produzione industriale rimane invariata da agosto a settembre, un dato che delude le attese fissate a +2.4%. Gap negativo che si assottiglia per il settore manifatturiero e per l’estrattivo, mentre accelera al ribasso l’output del settore costruzioni che passa dal -12.9% di agosto al -16% di settembre.
Altri spunti
Pfizer rally, c’è chi incassa. Rendimenti High Yield. Rotazione portafogli, ma con giudizio.
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Prendi i soldi! Carnival e American Airlines sono due società appartenenti a settori fortemente colpiti dalla pandemia (turismo e trasporto aereo). In vista di un lungo ed ancora duro inverno, le due società stanno mettendo in atto un vero e proprio rastrellamento di liquidità per mettere il più al sicuro possibile i conti. Come racconta Bloomberg, Carnival ha venduto 1,5 miliardi di dollari di azioni all’indomani del rally “Pfizer”; American Airlines 500 milioni di dollari di azioni ordinarie.
Yield to worst USA. I tassi prossimi a zero o negativi rappresentano un grosso problema per la capacità di identificare il rischio emittente; dal versante opposto gli stessi bassi rendimenti offrono opportunità di finanziamento insperato per le società dai conti più fragili. Il tutto è riassunto nell’andamento dello Yield to worst, vale a dire il peggior rendimento possibile nel caso in cui un’emittente vada in difficoltà ma non fallisca. Sul mercato americano tale tasso a raggiunto livelli minimi record, il 4,3%; a febbraio lambiva quota 12%.
Rotazione si ma con prudenza. I due spunti riportati qui sopra fanno capire come la crisi di settori colpiti dal covid sia ben distante dall’essere risolta e che basta un’accelerazione dell’inflazione per mettere in seria difficoltà larghe fette di corporate e di banche. Giusto iniziare a riposizionarsi, ma scegliendo bene i cavalli su cui puntare.
Foto di Kon Karampelas