Molti i dati macro dalla Gran Bretagna oggi, tra questi l’inflazione che recupera dai minimi di agosto ed il debito pubblico che a settembre tocca il 103% del PIL. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Gran Bretagna, inflazione in recupero a settembre, debito pubblico ancora sui record. Il livello dei prezzi al consumo rimbalza in settembre dal minimo a 5 anni toccato nel mese di agosto. Il +0.5% su base annua, +0.2% su base mensile, è frutto di un leggero miglioramento dei prezzi del comparto servizi, mentre scendono i prezzi dei beni alimentari, addirittura ai minimi dal 2017. Il dato core si allinea alle attese e segna un +0.6% su base mensile ed un +1.3% su base annua, entrambe dati in rialzo rispetto ad agosto. Siamo comunque ancora molto lontani dal target del 2%.
Il debito del settore pubblico (escluso quello delle banche a partecipazione pubblica) tocca un nuovo record a settembre. I 2,06 trilioni di sterline rappresentano il 103.5% del PIL (la percentuale più alta dal 1960 ad oggi). Si tratta del sesto incremento mensile consecutivo, con lo stock che in sei mesi è passato da 1.8 trilioni a 2,06, di questi 1,74 sono titoli di stato. In settembre l’indebitamento netto del settore pubblico è salito a 36,1 miliardi di sterline, terzo lievello più alto dal 1993, ben 28 miliardi di dollari in più rispetto a settembre 2019. Scendono le entrate (quasi 6 miliardi in meno, mentre le spese (in larga parte destinate al sostegno dell’economia e del lavoro alle prese con la pandemia) salgono di 18 miliardi di sterline.
Canada, tra inflazione, prezzi immobiliari e vendite al dettaglio. Diversi i dati macro oggi per l’economia canadese. Innanzitutto sul fronte dei prezzi al consumo, a settembre, si registra un +0.5% su base annua, -0.1% su base mensile. Migliora il dato core che si fissa all’1% su base annua (da +0.8% di agosto) e al +0.1% su base mensile (dallo zero spaccato di agosto). Salita molto più sensibile, invece, per i prezzi delle nuove case che a settembre segnano un +1.2%, sopra le attese di ben 7 decimali.
Salgono anche le vendite al dettaglio in agosto, ma con un ritmo inferiore rispetto al mese precedente e meno di quanto ci si attendeva. Il +0.4% segue un altrettanto striminzito +0.6 registrato a luglio, delineando un trend in discesa che inizia a preoccupare, visto che anche per settembre le attese sono per un dato decisamente anemico.
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