USA, a maggio consumi in debole ripresa e redditi giù

Gli ultimi dati macro della settimana confermano i segnali di ripresa, ma ricordano come questa non sarà veloce. Negli USA, a maggio, i redditi scendono dopo il boom di aprile; in ripresa i consumi, ma a ritmi più bassi del previsto. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Francia, fiducia consumatori su a giugno. Settimana positiva sul fronte macro per la Francia. Anche il sondaggio sulla fiducia dei consumatori batte un colpo, con il dato di giugno che supera le attese e si attesta a quota 97, in recupero rispetto al 93 del mese precedente. Pur rimanendo ancora sotto alla media storica di 100, l’indice da due indicazioni interessanti: migliora l’outlook sulla situazione economica e prova a risalire anche la propensione al consumo; dall’altro lato, però, continua a crescere la preoccupazione per il lavoro.

Spagna, vendite al dettaglio ancora depresse a maggio. Nel mese scorso le vendite al dettaglio spagnole sono diminuite su base annua del 19%, un ritmo quasi dimezzato rispetto all’orribile mese di aprile. Guardando alle variazioni mensili il risultato di maggio, con il suo +19% va quasi a pareggiare la variazione negativa di aprile (-20%).

Maggio ancora disastroso per la produzione di auto in UK. Produzione praticamente azzerata rispetto a 12 mesi fa, questo è quello che il -95% su base annua di maggio 2020 significa per la produzione di auto nel Regno Unito. Si tratta del peggior mese di maggio dal 1946. Lieve miglioramento rispetto al dato di aprile scorso, quando le auto prodotte furono solo poco meno di 200. La situazione dovrebbe migliorare gradualmente già dai dati di giugno, mese nel quale sono stati riaperti i concessionari.

USA, a maggio calano redditi dopo boom di aprile. il +10% di aprile è solo un ricordo, a maggio i redditi dei cittadini americani scendo del 4.2% (meglio comunque delle attese, fissate al -6%). I contributi federali diventano più sottili e la mancanza di lavoro contribuiscono al peggior calo mensile dal 2013.

USA, spesa per consumi cresce a maggio ma meno delle attese. A maggio la spesa per consumi dei cittadini americani cresce dell’8.2% rispetto al mese precedente. Il dato è leggermente inferiore alle previsioni (+9%) ed in recupero rispetto al tonfo di aprile. Tornano le spese per trasporti, per i ristoranti e per il tempo libero ma il ritmo sembra ancora azzoppato, complici le difficoltà a contenere la diffusione del virus in molti stati ed un flusso meno corposo di aiuti federali. Sempre a maggio torna a crescere il Core PCE Price Index, l’indicatore sui prezzi più monitorato dalla FED, ma siamo ancora a ritmi blandi: +0.1% mensile, +1% su base annua.

USA, indice Michigan. La lettura finale di giugno dell’indice sulla fiducia dei consumatori americani si posiziona leggermente sotto le attese a quota 78.1, in aumento rispetto al precedente 72.3 di maggio. Il dato finale segnala un rallentamento rispetto alle prime settimane di giugno. Confermate le aspettative di inflazione a lungo periodo al 3%, mentre quelle dell’inflazione a 12 mesi perdono un decimale (2.5% da 2.6%). Migliorano rispetto a maggio, ma meno di quanto inizialmente previsto, sia la percezione della situazione attuale, sia le aspettative sull’evoluzione dell’economia statunitense nei prossimi mesi.

Messico, 5° taglio dei tassi per il 2020. Con una decisione non unanime e nel tentativo di dare ulteriore supporto alla congiuntura del paese, la banca centrale messicana taglia di altri 50 punti base il riferimento, portandolo a 5% (minimo dal novembre del 2016). Si tratta del 5° taglio dei tassi in questo 2020 e potrebbe non essere l’ultimo. Sul fronte macro, ad aprile, la produzione industriale messicana ha registrato un pesante -25% mensile, il peggior dato di sempre, mentre il PMI manifatturiero, a maggio, ha segnato un debolissimo 38.3

Foto di Tariq Abro

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