Gestori a giugno. Tra mercati azionari “esuberanti” ed un ritorno d’interesse per l’Eurozona

Giunti alla fine di giugno e superata la metà d’anno, i gestori osservano l’andamento dei mercati azionari, con valutazioni ben superiori alle aspettative sui profitti aziendali, dedicando qualche attenzione in più all’Eurozona.

L’andamento dei mercati azionari in questi mesi è sicuramente uno dei tema principali di giugno per i gestori. David Solomon, il capo di Goldman Sachs, ammette che le motivazioni che, in questo momento, spingono gli investitori sull’azionario vanno sicuramente oltre le aspettative sull’andamento dei profitti aziendali. Con i tassi di interesse a zero o quasi, l’azionario è rimasto l’unica valvola di sfogo per gli investitori, ma l’acquisto è supportato più da una scommessa sulla ripresa dei profitti che da una vera e propria attesa. Per questo motivo, ha detto Solomon nel corso del Bloomberg Invest Global 2020, mi aspetto che nel medio periodo la situazione vada ribilanciandosi.

E di medio termine parla anche Bob Prince di Bridgewater. Il CIO del gestore newyorkese si aspetta che gli effetti della pandemia sull’economia si estendano per 18-24 mesi, con il rischio, ulteriore, di mettere sotto stress le mosse di politica fiscale e monetaria sin qui fatte. A preoccupare Prince è soprattutto l’entità dello shock. Ripartire con il 20% di disoccupazione, dice intervenendo anche lui al Bloomberg Invest Global 2020, è un gap significativo. Anche recuperando un 5% di disoccupati, e sarebbe un ottimo recupero, rimarrebbe nel sistema una forte perdita di reddito e quindi di consumi.

Se la ripresa sarà lenta ed il mercato azionario costretto a rivedere il suo impeto rialzista, c’è chi comincia a guardare con occhi diversi la vecchia Europa. BlackRock sembra essere tra questi. La zona euro, dice Elga Bartsch, ha risposto in maniera lenta all’emergenza ma la situazione è nettamente migliorata. Ora, continua Bartsch, gli strumenti messi in campo dalla BCE e l’European recovery plan (seppur ancora in fieri) della Commissione sono sostegni robusti. Inoltre, osserva il gestore, l’Eurozona sembra aver predisposto un buon modello di contenimento del virus. Per questi motivi, conclude Bartsch, BlackRock rimane sovrapesata sui bond governativi periferici e sta valutando un upgrade sull’azionario dell’area euro.

Sulla stessa linea anche Axa. Gilles Moëc scrive che una netta differenza sta emergendo tra Europa e USA nella gestione dell’emergenza covid-19. Nel vecchio continente, pur in presenza di qualche nuovo focolaio, la tendenza è ad un progressivo rallentamento della pandemia. Ben diverso, e per nulla rassicurante, è il quadro degli Stati Uniti. Più cauto il gestore francese sulla risposta della politica fiscale europea. A luglio è possibile un accordo, dice Moëc, ma i tempi per l’attuazione saranno lunghi.

Anche per Axa la situazione sui mercati azionari è da prendere con le pinze. Le attese di utile per azione sono scese un po’ ovunque tra il 20 % ed il 30% rispetto ai massimi più recenti. Ma le valutazioni di mercato sono aumentate. Riassume Moëc: gli investitori stanno pagando di più per avere, nel breve periodo, azioni con meno aspettative di profitto. Un – apparente? – controsenso.

Foto di Free-Photos

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