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Stati Uniti, inflazione meglio delle attese a febbraio

Negli Stati Uniti l’inflazione scende più delle attese nel mese di febbraio. La banca centrale canadese abbassa i tassi e avverte sui rischi dei dazi per la crescita del paese.

Giappone, prezzi alla produzione stabili a febbraio.

Si ferma dopo cinque mesi la crescita dei prezzi alla produzione giapponese. Su base mensile, a febbraio, la variazione è nulla contro attese di un calo dello 0,1%. Su base annua la crescita scende di due decimi e si ferma al 4%, secondo valore più alto da 20 mesi, in linea con le attese del mercato e 48° mese consecutivo con il segno più.

Spagna, pesante calo delle vendite al dettaglio in gennaio.

Nel mese di gennaio le vendite al dettaglio in Spagna hanno registrato una flessione dell’1,4%, peggior risultato dal marzo del 2022 ed in controtendenza rispetto a dicembre. Su base annua la crescita rallenta al 2,2% dal 4% precedente. In frenata le vendite di beni non alimentari, mentre accelerano quelle di beni alimentari.

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India, inflazione in calo e produzione industriale in crescita a inizio 2025.

Produzione industriale in forte crescita per l’India. A gennaio la variazione annua è stata del 5% (+5,5% per la manifattura), un punto e mezzo oltre il riferimento precedente e le attese del mercato. Sul fronte dei prezzi, invece, si registra un rallentamento dell’inflazione a febbraio, con la variazione mensile a -0,47% e l’incremento tendenziale che scende al 3,61%, minimo da luglio scorso e quarto mese di calo consecutivo. La banca centrale ha iniziato a tagliare i tassi per sostenere la domanda interna che appare indebolita.

Brasile, inflazione nel mese di febbraio.

A febbraio l’inflazione brasiliana torna sopra la soglia del 5% ed è leggermente superiore alle attese del mercato. Su base mensile l’incremento è stato dell’1,31%, massimo da marzo 2022. Pesa la fine dei sussidi sull’elettricità ma aumenti dei prezzi si registrano anche sui beni alimentari e sui costi di abitazione. Con la crescita che rallenta, la banca centrale si trova in una posizione delicata, con poco spazio di manovra per ridurre i tassi.

Stati Uniti, inflazione meglio delle attese a febbraio.

Nel mese di febbraio l’inflazione statunitense è scesa al 2,8%, due decimi in meno di gennaio e uno al di sotto delle attese. La componente core passa dal 3,3% annuo al 3,1%, anche in questo caso un decimo meglio delle attese. Su base mensile la variazione è stata del +0,2% sia per l’indice generale che per la componente core. Anche qui siamo un decimo sotto le attese. Prezzi in calo per la componente energia ma anche per i costi di abitazione, responsabili comunque della metà del movimento dell’indice in febbraio. L’inflazione sui servizi rallenta rispetto a gennaio e si ferma al +0,2% su base mensile.

Canada, banca centrale taglia ancora i tassi di interesse.

Settimo taglio dei tassi da giugno scorso per la banca centrale canadese. Come da attese l’istituto diretto da Tiff Macklem porta il riferimento al 2,75% dal 3% precedente. Da un lato la banca osserva come il paese sia cresciuto più del previsto nei mesi scorsi, dall’altro l’aspettativa è di un rallentamento a causa dell’incertezza internazionale e delle tariffe statunitensi. L’impatto sull’economia dei dazi USA dipenderà dalla durata di quest’ultimi e potrebbe essere severo, ha ricordato il governatore. Per questo motivo la banca si muoverà in maniera prudente, bilanciando le contrapposte pressioni su crescita e prezzi.

Illustrazione di DWilliam

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