Italia, pesante calo della produzione industriale a dicembre. Nel mese di dicembre scorso la produzione industriale italiana ha registrato un calo su base mensile del 3,1%. Si tratta di un dato peggiore rispetto alle attese del mercato (-0,2%) e del maggiore calo mensile dal giugno del 2022. Su base trimestrale l’output registra un non meno pesante -1,2%, in peggioramento rispetto al -0,7% del trimestre precedente. Su base tendenziale il segno più manca dal gennaio del 2023. A fine 2024 il calo tocca il 7,1%, massimo dal luglio del 2020. Nell’ambito della manifattura, solo le industrie alimentari, bevande e tabacco sono in crescita rispetto all’anno precedente.
India, inflazione in calo a gennaio. L’inflazione indiana scende al 4,31% nella rilevazione di gennaio, minimo da agosto scorso e terzo mese consecutivo di calo. Il dato è migliore rispetto alle attese del mercato e supporta le motivazioni sostenute dalla banca centrale per il recente taglio dei tassi di interesse. Su base mensile si registra il terzo mese di deflazione consecutivo, con un -0,97% che rappresenta il maggior calo dal settembre del 2023.
India, crescita produzione industriale rallenta a dicembre. La produzione industriale indiana ha registrato una crescita del 3,2% su base annua nel mese di dicembre scorso, in calo rispetto al rilevamento di novembre e minimo da settembre 2024. Le attese erano per un incremento del 3,9%. La produzione manifatturiera scende al 3% dal 5,2% di novembre, minimo da agosto scorso.
Stati Uniti, inaspettatamente l’inflazione sale anche a gennaio. Nel mese di gennaio l’inflazione negli Stati Uniti è salita al 3% dal 2,9% del mese precedente, un decimo oltre le attese del mercato, quarto mese di rialzo consecutivo e massimo da luglio scorso. Torna a salire, per la prima volta in sei mesi, la componente energia che registra un +1% su base annua. Accelerano i prezzi della componente trasporti, mentre si raffreddano i costi di abitazione. Su base mensile l’incremento è stato dello 0,5%, un decimo in più di dicembre e due oltre le attese. L’inflazione core, al netto delle componenti più volatili, risale al +3,3%, due decimi oltre le attese, con un incremento mensile dello 0,4%, massimo da marzo scorso e un decimo oltre le attese. Nel complesso numeri che confermano la difficoltà dei prezzi a scendere ulteriormente e che rendono ancora meno probabili ulteriori interventi sui tassi da parte della banca centrale nel breve termine.
Foto di Filip Filipović