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Gran Bretagna, torna a salire il tasso di disoccupazione

Torna a salire il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna, nel trimestre chiuso a settembre sale al 4,3%. Aumentano però anche gli occupati e rallenta ancora la crescita dei salari. In Germania nuova frenata della fiducia degli Investitori. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Australia, in novembre migliora la fiducia dei consumatori. L’indice di fiducia dei consumatori australiani è salito nel mese di novembre a 96,4 punti, massimo da due anni e mezzo e secondo mese consecutivo di crescita. L’indice si riavvicina alla soglia dei 100 punti, spartiacque tra ottimismo e pessimismo, con le famiglie che cominciano a sentire un po’ meno la pressione sulle loro finanze. La fiducia sembra tornare un po’ in tutto il settore privato, con quella delle imprese che a ottobre è tornata in territorio positivo (a quota 5 punti), toccando il massimo da gennaio 2023.

Gran Bretagna, torna a salire il tasso di disoccupazione. Nel trimestre chiuso a settembre il tasso di disoccupazione del Regno Unito è salito al 4,3%, tre decimi in più del riferimento precedente e due oltre le attese. Si interrompe così la striscia di tre mesi di calo consecutivi. Nello stesso periodo i nuovi occupati sono stati 220 mila, quinto trimestre consecutivo di crescita. Salgono anche le nuove richieste di sussidi nel mese di settembre, ma sono quasi 10 mila in meno rispetto alle attese. Infine sul fronte salari si registra la prima riaccelerazione dal febbraio scorso per quel che riguarda la crescita della paga oraria inclusi bonus: +4,3% su base annua contro il +3,9% del trimestre precedente. L’aumento è concentrato nel settore pubblico, mentre in quello privato si registra un nuovo calo: dal 4,8% al 4,5%. Al netto dell’inflazione la paga oraria inclusi bonus è salita dell’1,4%, contro lo 0,9% del trimestre precedente. La paga oraria senza bonus cala per il quinto mese consecutivo, in linea con le stime della banca centrale e toccando il minimo da giugno 2022, a +4,8% su base annua.

Germania, torna a scendere la fiducia degli investitori. A novembre torna a scendere la fiducia degli investitori tedeschi. L’indice Zew si ferma a 7,4 punti, minimo da settembre e molto distante dalle attese del mercato (13 punti). A pesare sul sondaggio è lo scenario politico, sia interno che internazionale. Da un lato la vittoria di Trump negli USA e le possibili conseguenze sulle esportazioni; dall’altro la crisi del governo del cancelliere Olaf Scholz ed i timori per la prossima tornata elettorale. Non è un caso se gli intervistati dichiarano aspettative in miglioramento per l’economia statunitense (assieme a quella cinese) e vedono grigio, invece, per l’Eurozona.

India, la produzione industriale migliora ma accelera l’inflazione. Nello scorso mese di settembre è tornata a crescere la produzione industriale indiana che ha registrato un +3,1% su base annua, oltre mezzo punto in più rispetto alle attese. L’output della manifattura è salito del 3,9%, grazie soprattutto al settore minerario e della chimica. Nel mese di ottobre, invece, nuova accelerazione per l’inflazione che è salita al 6,21%, secondo mese di crescita consecutivo e massimo da oltre un anno. Pesa l’aumento dei prezzi dei generi alimentari che negli ultimi dodici mesi sono cresciuti del 10,87%. Su base mensile l’incremento è stato dell’1,34%, massimo da luglio scorso.

Stati Uniti, aspettative di inflazione nel mese di ottobre. Secondo il sondaggio della FED di New York, l’aspettativa di inflazione negli USA è scesa nel mese di ottobre al 2,9% dal 3% del mese precedente. Si tratta del minimo dall’ottobre del 2020. In calo anche le aspettative per quel che riguarda l’inflazione a tre e cinque anni. Nel sondaggio emerge anche un miglioramento delle aspettative per quel che riguarda il mercato del lavoro.

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