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Cina, l’inflazione rimane anemica a ottobre

A ottobre l’inflazione in Cina rimane anemica, malgrado il 9° mese consecutivo di prezzi in crescita, il ritmo rimane basso e non si vedono gli effetti degli stimoli fiscali e monetari. Questo e altro nella prima K Briefing della settimana.

Cina, l’inflazione rimane anemica a ottobre. Nel mese di ottobre l’inflazione cinese ha registrato una crescita su base annua dello 0,3%, un decimo in meno rispetto alle attese e minimo da giugno scorso. Pur essendo il nono mese consecutivo di prezzi al consumo in rialzo, il ritmo rimane estremamente lento e al momento gli stimoli monetari e fiscali messi in campo da Pechino non sembrano aver sortito effetti significativi. Continua la fase deflattiva della componente non alimentare (-0,3% contro il -0,2% di settembre) e rallenta la crescita dei prezzi dei beni alimentari. L’inflazione core registra un +0,2% su base annua. Su base mensile la variazione è negativa di tre decimi, due in più rispetto alle attese. Ulteriori pressioni deflattive arrivano dai prezzi alla produzione che nel mese di ottobre hanno registrato una flessione su base annua del 2,9%, 25° mese di calo consecutivo e peggior dato dal novembre del 2023.

Cina, la crescita dei prestiti al settore privato rallenta ancora. Ad ottobre i prestiti al settore privato sono cresciuti su base annua del 7,8%, 19° mese di rallentamento consecutivo e nuovo minimo storico per la statistica. Nel mese di ottobre i nuovi prestiti si sono fermati a 500 milioni di yuan, minimo da luglio e ben al di sotto delle attese del mercato. Si tratta di numeri che confermano la scarsa domanda di credito nell’economia cinese e che accrescono i dubbi sull’efficacia degli stimoli sin qui adottati dalle autorità centrali.

Messico, secondo mese di calo consecutivo per la produzione industriale. Nel mese di ottobre la produzione industriale messicana è scesa dello 0,4% su base mensile, secondo mese consecutivo di calo (non accadeva dal 2021) e sotto le attese del mercato (fissate su una crescita nulla). In calo l’output del settore estrattivo e delle costruzioni, mentre sale di otto decimi quello della manifattura.

Foto di BC Y

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