Giappone, inflazione torna a salire. Nel mese di agosto l’inflazione in Giappone è tornata a salire toccando il 3% su base annua, massimo dall’ottobre del 2023. L’aumento dei prezzi più significativo si registra tra gli energetici (a causa della fine dei sussidi governativi), ma salgono anche i prezzi di cibo, vestiti e abitazione. La componente core tocca il massimo a sei mesi, in linea con le attese e otto decimi sopra il target del 2%. Su base mensile si registra un incremento dello 0.5%, massimo a tre mesi.
Giappone, una BoJ prudente lascia i tassi invariati. La banca centrale del Giappone ha deciso all’unanimità di lasciare invariati i tassi di interesse, con il riferimento che rimane allo 0.25%. Una decisione in linea con le attese di mercato e che conferma l’atteggiamento prudente della BoJ, anche alla luce di quanto accaduto in luglio. L’inflazione oscilla tra il 2.5% ed il 3% e le aspettative di inflazione sono viste in leggera risalita entro fine anno. Dopo due rialzi (marzo e luglio) il board guidato da Kazuo Ueda sceglie di mandare un segnale chiaro ai mercato: non abbiamo fretta di rialzare i tassi (nemmeno ad ottobre) e continuiamo a monitorare l’andamento dei mercati finanziari (per calmare le quotazioni dello yen). L’economia giapponese, malgrado aree di sofferenze, continua il suo graduale recupero ed i consumi interni sono visti in crescita.
Gran Bretagna, vendite al dettaglio in crescita anche ad agosto. Le vendite al dettaglio in Gran Bretagna sono salite dell’1% su base mensile ad agosto, battendo le attese e mettendo a segno il secono mese di rialzo consecutivo; massimo dal maggio scorso. I saldi ed un clima poco “britannico” hanno favorito gli acquisti nei supermarket e nei negozi di abbigliamento. Le vendite di alimentari sono salite dell’1.8%. Togliendo la componente carburante la variazione sale al +2.3%. Su base annua la variazione sale all’2.5%, vale a dire il massimo dal febbraio del 2022.
Eurozona, fiducia consumatori nel mese di settembre. Migliora anche a settembre la fiducia dei consumatori nell’area Euro. L’indice curato dalla Commissione Europea risale a -12.9 punti, massimo dal febbraio del 2022 e un decimo meglio delle attese del mercato.
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