Banche e tassi di interesse elevati, rischi dal fattore tempo

Il Fondo Monetario Internazionale nel suo Global Stability Report ci ricorda come di fronte al perdurare di un periodo di tassi di interessi elevati le banche rimangano esposte a rischi di sostenibilità.

Al di là delle aspettative, lo scenario macroeconomico vede ancora livelli di inflazione elevata in molte parti del mondo. Una condizione che potrebbe costringere le banche centrali a mantenere i tassi di interesse più alti per più tempo di quanto attualmente previsto dai mercati.

Questa situazione potrebbe rallentare il momentum economico. E le banche, ricorda il Fondo Monetario Internazionale, a causa della loro natura di business, sono immediatamente e direttamente influenzate da un ambiente di tassi di interesse elevati.

Un periodo di tassi di interesse più alti può certamente migliorare i margini di interesse di alcune banche, specialmente quelle che possono trasferire questi rialzi sui prestiti e che contemporaneamente riescono a mantenere bassi i costi di finanziamento dei depositi. Tuttavia, se questo periodo di tassi elevati dura molto a lungo gli effetti negativi diventano preponderanti: maggiori perdite sui prestiti, poiché i debitori aziendali e domestici affrontano oneri più pesanti per il servizio del debito in un contesto economico meno favorevole; il calo dei prezzi delle obbligazioni e la crescente competizione per mantenere depositi più economici possono essere dannose per la redditività e la sostenibilità delle banche.

Il Fondo Monetario Internazionale evidenzia che, nonostante più di due anni di aumento dei tassi di interesse a livello globale, molte banche continuano a riportare guadagni solidi, una situazione patrimoniale forte, liquidità sufficiente e disposizioni adeguate per le perdite sui prestiti. Tuttavia, le condizioni di prestito si stanno deteriorando, la domanda di prestiti diminuisce e le spese per le disposizioni e i costi di finanziamento stanno aumentando, mettendo sotto pressione la redditività futura degli istituti. Queste dinamiche potrebbero influire negativamente sulla condizione finanziaria delle banche se l’ipotesi di soft landing dovesse svanire e, soprattutto, se l’inflazione dovesse rimanere su livelli elevati, costringendo le banche centrali a mantenere o aumentare i tassi per un periodo più lungo.

Del resto, ricorda l’FMI, il fallimento di alcune banche regionali negli Stati Uniti e il caso Credit Suisse, evidenziano come gli aumenti rapidi dei tassi di interesse possano influenzare il sistema bancario globale.

Utilizzando dati pubblici disponibili a livello mondiale, l’FMI presenta nel suo report una versione migliorata del suo stress test globale, condotto su quasi 900 banche in tutto il mondo ed utilizzato per identificare le banche con potenziale fragilità in caso di ulteriore peggioramento delle condizioni attuali di inflazione e tassi di interesse elevati. I risultati indicano che di fronte al verificarsi dello scenario più severo, molte banche delle economie avanzate dovrebbero far fronte a significative perdite di capitale. Particolarmente colpite, stando ai dati dello stress test, potrebbero essere le banche cinesi di medio-piccole dimensioni.

Foto di Andreas

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