USA, sussidi di disoccupazione di nuovo sotto la soglia dei 200 mila

La scorsa settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli USA sono scese sotto la soglia delle 200 mila unità, minimo da gennaio scorso. Allo stesso tempo aumentano i sussidi continuativi. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, crescita occupazione sotto le attese a settembre. Nel mese di settembre l’occupazione in Australia è salita solo di 6700 unità, meno delle attese ed in netto calo rispetto al mese precedente. A calare sono i contratti a tempo pieno, mentre quelli part-time continuano a salire. Su base annua la crescita dell’occupazione è del 2.9%. Il tasso di disoccupazione scende di tre decimi e con esso scende anche il tasso di partecipazione.

USA, sussidi di disoccupazione di nuovo sotto la soglia dei 200 mila. Le richieste di sussidi di disoccupazione scendono sotto la soglia delle 200 mila a settimana, toccando i minimi da gennaio scorso e battendo le attese. Ancora un dato che dimostra l’estrema resilienza del mercato del lavoro USA e che riaccende i dibattito sulla durata e sul picco dell’attuale fase restrittiva della politica monetaria statunitense. In controtendenza, invece, il dato sui sussidi continuativi che rimagono sopra quota 1.7 milioni per la seconda settimana consecutiva, aumentando rispetto a 15 giorni fa. Si tratta di un dato oltre le attese e è il massimo da tre mesi a questa parte.

USA, indice Philly Fed migliora ad ottobre. L’indice sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia migliora nel mese di ottobre, pur rimanendo ancora in territorio negativo. L’indice elaborato dalla FED sale a -9 punti , quasi tre in meno rispetto alle attese del mercato. Migliorano nuovi ordini e spedizioni (ma a ritmi lenti) e torna a crescere la componente occupazione. Indicazioni da monitorare anche per la componente prezzi che registra un ritorno dei rincari, sia sui prezzi di acquisto delle materie prime che su quelli di vendita. L’umore delle imprese rimane buono per quel che riguarda le prospettive per i prossimi se mesi, ma molti indicatori peggiorano rispetto a settembre.

Foto di StartupStockPhotos

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