Gran Bretagna, crescita frazionale nel primo trimestre 2023

Nel primo trimestre del 2023 la Gran Bretagna ha registrato una crescita frazionale, dello 0.1% su base congiunturale. I consumi rimangono al palo. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Gran Bretagna, crescita frazionale nel primo trimestre 2023. Nei primi tre mesi del 2023 l’economia inglese è cresciuta dello 0.1% su base congiunturale (+0.2% su base tendenziale), lo stesso risultato dell’ultimo trimestre 2022 ed in linea con le attese del mercato. Registrano variazioni positive sia la manifattura che i servizi; in positivo anche il settore costruzioni. A rimanere al palo sono i consumi, frenati dall’alta inflazione e dalla perdita di potere d’acquisto delle famiglie britanniche. Significative variazioni negative per la spesa pubblica. La Gran Bretagna rimane l’unica economia del G7, assieme alla Germania, con un livello di PIL inferiore all’immediato pre-pandemia. La situazione rimane molto incerta, con il PIL di marzo sceso dello 0.3% rispetto al mese precedente, peggio delle attese (0%).

Brasile, inflazione in calo anche nel mese di aprile. Decimo mese consecutivo di calo per l’inflazione brasiliana. Ad aprile l’indice è salito del 4.18% su base annua, rispetto al 4.68% del mese precedente; leggermente sopra le attese del mercato. Su base mensile la crescita è stata dello 0.61%, oltre le attese ma in rallentamento rispetto al mese precedente.

USA, prezzi all’importazione nel mese di aprile. Nel mese di aprile i prezzi all’importazione sono tornati a salire su base mensile dopo tre mesi consecutivi di calo. L’indice registra un +0.4%: massimo da maggio 2022 ed un decimo oltre le attese del mercato. Il prezzo dei prodotti petroliferi sale del 4.5%, massimo dal giugno 2022. Su base annua si conferma la fase di deflazione: -4.8%, invariato rispetto a marzo.

USA, indice di fiducia dei consumatori nel mese di maggio. Brusco calo dell’indice della fiducia elaborato dall’università del Michigan, segnale di un affaticamento dei consumi che aumenta le aspettative di una fase recessiva in arrivo negli USA. La stima preliminare per il mese di maggio scende a 57.7 punti, al di sotto delle attese fissate a 63 punti e sui minimi da novembre scorso. In calo sia la componente aspettative, sia quella che misura la situazione attuale. L’aspettativa di inflazione a 12 mesi scende di un decimo al 4.5%, mentre quella a 5 anni è salita di due decimi al 3.2% (massimo a 12 anni).

Foto di David Mark

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