Eurozona, nuova stima: crescita piatta nell’ultimo trimestre 2022

La nuova stima segnala una crescita piatta nell’Eurozona per l’ultimo trimestre 2022. Per Germania ed Italia il PIL è in contrazione su base congiunturale. Negli USA mercato del lavoro ancora in salute. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Germania, produzione industriale in crescita nel mese di gennaio. Nello scorso mese di gennaio la produzione industriale in Germania è cresciuta del 3.5% su base mensile, quasi il doppio rispetto alle attese del mercato ed in controtendenza rispetto al mese di dicembre 2022. Si tratta della miglior performance mensile dal giugno del 2020. Il risultato è frutto soprattutto della crescita della produzione di beni intermedi, mentre continua a soffrire l’output di beni di consumo. Il tendenziale continua a registrare segni meno: a gennaio è -1.6% rispetto a 12 mesi prima.

Germania, vendite al dettaglio in calo anche a gennaio. I consumi interni continuano ad essere deboli per la Germania. Nel mese di gennaio le vendite al dettaglio sono scese dello 0.5% rispetto a dicembre, mentre le attese erano di una crescita del 2%. Si tratta del secondo rilevamento mensile in calo consecutivo. Su base annua la situazione è ancora più netta: -6.9% contro attese di -6.1%, nono mese consecutivo con il segno meno.

Eurozona, nuova stima: crescita piatta nell’ultimo trimestre 2022. La terza lettura del PIL 4° trimestre dell’Eurozona avvicina pericolosamente alla contrazione l’economia dell’area. La crescita registrata, infatti, è stata pari a zero, contro la precedente stima che vedeva una crescita su base congiunturale dello 0.1%. Contributi negativi dai consumi e dagli investimenti, mentre reggono le esportazioni nette. A livello nazionale segno meno per Germania ed Italia, per entrambe all’orizzonte c’è l’entrata in recessione tecnica. PIL in crescita per Olanda, Francia e Spagna.

USA, mercato del lavoro. Secondo il report ADP, l’economia statunitense ha creato 242mila nuovi posti di lavoro nel mese di febbraio, al di sopra delle attese del mercato (+200 mila) ed in crescita rispetto a gennaio. L’occupazione cresce sia nel settore dei servizi che nella manifattura, solo le costruzioni registrano un segno meno. Sul fronte dei salari il report segnala una crescita annua delle buste paga del 7.2%, un decimo in meno rispetto al mese precedente ma pur sempre su livelli molto elevati. L’altro dato importante di giornata riguarda le offerte di lavoro. Nel mese di gennaio le offerte di lavoro sono scese sotto la soglia degli 11 milioni, rimanendo comunque sopra le attese del mercato.

USA, esportazioni nel mese di gennaio. Recupero delle esportazioni statunitensi nel mese di gennaio con un incremento di 8,5 miliardi di dollari che portano il flusso complessivo ai massimi a quattro mesi. Allo stesso tempo la robusta domanda interna fa registrare il massimo a tre mesi per quel che riguarda le importazioni. Il bilancio è un leggero peggioramento del deficit commerciale, che passa dai 67 miliardi di dicembre scorso ai 68 miliardi di gennaio.

Canada, decisione banca centrale. La banca centrale canadese decide di rimane ferma nel mese di marzo, mantenendo il riferimento al 4.5%. La decisione, attesa dai mercati, è stata motivata dal board con la sostanziale aderenza dell’andamento dell’economia canadese con le stime dell’istituto centrale. La banca centrale si attende un’inflazione in calo verso il 3% entro la metà dell’anno.

Foto di NakNakNak

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