Germania, inflazione risale a gennaio ma meglio delle attese

Nel mese di gennaio l’inflazione in Germania è tornata a salire ma il dato è migliore rispetto alle attese. Prezzi in rialzo anche per Brasile e Messico, qui la banca centrale è pronta ad un nuovo rialzo. Questo ed altro nella K Breifing di oggi.

Germania, inflazione risale a gennaio ma meglio delle attese. Nel mese di gennaio l’inflazione in Germania ha registrato una variazione annua dell’8.7%, un decimo in più rispetto al mese precedente ma due in meno rispetto alle attese del mercato. Su base mensile, finito l’effetto deflattivo dell’aiuto statale sulle bollette del gas, l’inflazione torna a salire registrando un +1% che supera di due decimi le attese del mercato. L’istituto di statistica a partire da gennaio 2023 ha modificato l’anno di riferimento, dal 2015 al 2020. Una modifica che potrebbe essere alla base del differente andamento dell’indice armonizzato. Quest’ultimo, infatti, nel mese di gennaio ha registrato una flessione di quattro decimi rispetto a dicembre, al +9.2%, otto decimi sotto le attese del mercato.

Brasile, inflazione a gennaio ha continuato a scendere. Nel mese di gennaio l’inflazione brasiliana ha continuato il suo percorso di discesa. La variazione annua si è fermata al 5.77%, due centesimi meglio di dicembre e oltre due decimi meglio delle attese del mercato. Si tratta del settimo mese di calo consecutivo e del livello più basso dal febbraio del 2021. Dal punto di vista della banca centrale la situazione migliora ma l’inflazione rimane ancora sopra la banda di tolleranza che ha il suo massimo al 4.75%. Su base mensile si registra il quarto mese di crescita consecutivo: +0.53% dal +0.62% di dicembre.

Messico, inflazione ancora molto elevata a gennaio. La pressione sui prezzi dei beni alimentari continua ad alimentare l’inflazione messicana. Nel mese di dicembre la variazione annua è risalita al 7.91%, quasi un decimo oltre il dato di dicembre. Su base mensile l’aumento è stato dello 0.68%, il rilevamento più alto da cinque mesi a questa parte. Ma i rincari non si fermano alle componenti più volatili del paniere: la variazione del tasso core ha raggiunto a gennaio l’8.45%, sopra le attese del mercato ed in accelerazione rispetto al mese precedente. In giornata è attesa anche la decisione della banca centrale sul fronte dei tassi, il mercato si aspetta un ulteriore rialzo di 25 punti base.

USA, mercato del lavoro. Torna a risalire il numero di nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli USA, ma i numeri continuano ad indicare un mercato del lavoro piuttosto caldo. La scorsa settimana le nuove richieste sono state 196mila, leggermente sopra le attese ed in controtendenza rispetto ai dati delle tre settimane precedenti. La media a quattro settimane scende a 189mila unità, livello più basso dall’aprile dello scorso anno. Poco mosso il dato sui sussidi continuativi.

Foto di Pexels

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