Quel doppio legame tra cambiamenti climatici e sistema bancario

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono in grado di provocare una crisi del sistema bancario? Una ricerca ha provato a rispondere a questa domanda.

Cambiamenti climatici e sistema bancario, una relazione complicata si potrebbe dire. Certamente una relazione basata su influenze reciproche: il sistema bancario è un vettore fondamentale per incentivare la transizione energetica e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici; allo stesso tempo i cambiamenti climatici rappresentano un rischio per la stabilità finanziaria del sistema bancario. Una sorta di rompicato sul quale si dibattono da un po’ di tempo anche le autorità di vigilanza.

Concentrandosi sul secondo aspetto, vale a dire sugli effetti che i cambiamenti climatici possono avere sulla stabilità finanziaria del sistema bancario, si possono individuare due canali attraverso i quali questi effetti possono arrivare a compromettere l’equilibrio dei conti delle banche. Il primo canale è forse il più intuitivo: eventi atmosferici sempre più estremi mettono a rischio i beni di famiglie ed imprese, riducendone la capacità finanziaria, aumentando il rischio di default ed esponendo le banche a svalutazione di garanzie e di crediti. Il secondo canale è squisitamente finanziario: la transizione verso un’economia low-carbon, ma anche la sola aspettativa di transizione, tende nel tempo a ridurre il valore delle attività finanziarie collegate all’energia fossile; più una banca è esposta su settori inquinanti, più rischia una svalutazione degli asset in pancia nel medio-lungo termine.

Un aiuto per capire le possibili implicazioni del secondo canale appena descritto ci arriva da uno studio tutto italiano condotto da Alessi, Di Girolamo, Pagano e Petracco Giudici, recentemente pubblicato sul sito del CEPR. I quattro economisti hanno realizzato uno stress test sulle principali banche europee, equivalenti all’89% dell’intero portafoglio di attività finanziarie del settore bancario del continente. L’analisi ha verificato le conseguenze sulla tenuta dei conti delle banche in due scenari: un primo scenario nel quale valutare l’effetto aggiuntivo della transizione climatica in presenza di una crisi finanziaria; un secondo scenario in cui causa della crisi finanziaria è la stessa transizione climatica.

I risultati sono da un lato incoraggianti, ma dall’altro mostrano come sia estremamente necessario che le autorità di vigilanza richiedano uno stretto controllo del rischio alle banche vigilate. In entrambe gli scenari, infatti, solo una piccola percentuale di istituti raggiunge livelli da allarme rosso. Allo stesso tempo la simulazione dimostra che la transizione climatica può portare ad una crisi finanziaria e che questa, sotto determinate condizioni, può trasformarsi in un evento sistemico.

Foto di Hans

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