Gli investimenti nella transizione energetica sono fortemente condizionati dall’incertezza politica e legislativa sui temi del cambiamento climatico. Un indice elaborato dagli economisti Noailly, Nowzohour e van den Heuvel, l’Environmental and Climate Policy Uncertainty Index, conferma questa tesi.
Un sondaggio condotto dalla BCE nel 2021 mostrava come per oltre il 40% delle imprese intervistate l’incertezza sulla politica e sulla legislazione relative ai temi del cambiamento climatico rappresentassero un forte ostacolo all’avvio di investimenti sul fronte della transizione energetica. L’incertezza gioca un ruolo fondamentale sulle tempistiche di investimento e sulla quantità di capitali destinati all’abbattimento delle emissioni dannose in atmosfera da parte degli operatori economici privati.
A confermare la correlazione negativa tra incertezza politico/legislativa e investimenti è ora un nuovo studio condotto da tre economisti: Joelle Noailly, Laura Nowzohour e Matthias van den Heuvel. I tre hanno realizzato un indicatore sintetico che, partendo dall’analisi del flusso di notizie apparse sui 10 principali quotidiani statunitensi, riesce a restituire il grado di incertezza che ruota attorno alle scelte politiche e legislative in tema ambientale negli USA. L’Environmental and Climate Policy Uncertainty Index, così si chiama l’indice, copre un arco temporale che va dal 1990 al 2019 e mostra come la sensazione di incertezza aumenti in corrispondenza di cambi radicali di politica ambientale, di controversie legali sugli stessi temi o in presenza del fallimento di accordi internazionali.
L’EnvPU Index mostra così picchi in corrispondenza del fallimento della COP15 di Copenaghen e dell’arrivo alla Casa Bianca dell’amministrazione Trump (con il suo ritiro dall’accordo di Parigi).
La seconda parte dello studio di Noailly e dei suoi colleghi mostra la relazione esistente tra picchi di incertezza ed investimenti nella transizione energetica. Sovrapponendo i dati relativi ai finanziamenti delle startup greentech statunitensi all’andamento dell’indice, si scopre che ad un aumento dell’indice EnvPU è associato un aumento della possibilità che le startup greentech non ricevano finziamenti nel trimestre successivo.
Un aumento dell’incertezza sui temi ambietali, inoltre, è sinonimo di volatilità sui mercati finanziari per i settori più esposti. Lo studio mostra come uno shock dell’indice EnvPU porti ad un aumento della volatilità delle aziende appartenenti al settore della green economy.
Mandare messaggi contraddittori sul tema del cambiamento climatico e sulla legislazione che dovrà accompagnarsi alla transizione energetica, in definitiva, rischia di ridurre il flusso di capitali verso progetti green e di conseguenza appesantire ulteriormente la già precaria situazione.
Illustrazione di martinme2d