Gran Bretagna, nuovo rialzo dei tassi di interesse

In Gran Bretagna la BoE procede con un nuovo rialzo dei tassi di interesse e vede un’economia debole per tutto il 2023. In Cina il settore privato rimane in contrazione nel mese di ottobre, mentre negli USA salgono gli annunci di tagli occupazionali e rallenta la crescita del costo del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Cina, settore privato ancora in contrazione ad ottobre. Secondo mese consecutivo sotto quota 50 per il sondaggio PMI Caixin composite, con l’indice che scende a quota 48.3, minimo da maggio scorso. Il peggioramento si registra sia nella manifattura, sia nel settore dei servizi ed è causato, oltre che dai soliti guai interni, anche da un indebolimento della domanda estera. Si interrompe anche la lunga discesa dei prezzi alla produzione, mentre sul fronte di quelli di vendita la situazione rimane sostanzialmente stabile.

Gran Bretagna, nuovo rialzo dei tassi di interesse. Dopo le mosse di BCE, RBA e FED arriva il nuovo rialzo anche per la banca centrale inglese. Con una votazione a maggioranza (7 contro 2) il riferimento è stato portato al 3%, 75 punti base in più rispetto alla precedente riunione, più largo rialzo dal 1989 e livello più elevato dal 2008 per il costo del denaro. Sul fronte macro la debolezza dell’economia inglese è vista perdurare per tutto il 2023 e per la prima parte del 2024, mentre l’inflazione dovrebbe iniziare a scendere dal primo semestre del prossimo anno. Il board sembra comunque intenzionato ad agire ancora sul fronte dei tassi nelle prossime riunioni (anche se meno di quanto si attendono i mercati, dice il board). Azioni necessarie per contrastare quello che Bailey ha definito uno shock peggiore di quello degli anni 70.

Eurozona, tasso di disoccupazione in discesa a settembre. Nel mese di settembre il tasso di disoccupazione nell’Eurozona è sceso al 6.6%, un decimo in meno del mese precedente ed in linea con le attese del mercato. A livello nazionale situazione stabile per Italia e Germania, mentre scende di due decimi la disoccupazione in Francia (7.1% da 7.3%).

Sondaggi PMI UK, composite finale di ottobre. Il sondaggio PMI composite elaborato da S&P Global per la Gran Bretagna continua a segnalare contrazione per il settore privato. Nel mese di ottobre il dato finale si ferma a 48.2, un punto in più rispetto alla stima preliminare e secondo mese consecutivo sotto la soglia dei 50 punti. La manifattura scende pesantemente, ma scivola in zona contrazione anche il settore servizi. Sul fronte dei prezzi diminuisce ancora la pressione sui costi di input e rallenta il passo anche la pressione sui prezzi di vendita. Le aspettative degli operatori rimangono negative per i prossimi mesi, con la componente relativa alla fiducia che tocca i minimi da inizio pandemia.

USA, annunci di tagli occupazionali crescono ancora ad ottobre. Nel mese di ottobre gli annunci di tagli occupazionali da parte di aziende statunitensi sono saliti del 13% rispetto al mese precedente, toccando il livello più alto dal febbraio del 2021. Il settore con il maggior numero di annunci di tagli è quello tecnologico, seguito da quello dei servizi. Challenger, Gray and Christmas, Inc., la società che cura la statistica, prevede ulteriori aumenti nei prossimi mesi, con le imprese che scontano un quadro macro in deterioramento.

USA, mercato del lavoro. Ancora una settimana senza grosse novità sul fronte dei sussidi di disoccupazione. Le nuove richieste sono state 217 mila, in linea con la settimana precedente. La media a quattro settimane rimane attorno alla zona dei 220 mila, mentre i sussidi continuativi si consolidano sopra gli 1,4 milioni. Sempre sul fronte del mercato del lavoro da segnalare la lettura preliminare dell’indice del costo di lavoro relativo al terzo trimestre 2022. L’indicatore sale del 3.5% su base trimestrale (+3.8% per quel che riguarda la paga oraria), in netto rallentamento rispetto al trimestre precedente e meno delle attese del mercato. La variazione annua è del 6.1%.

USA, ISM servizi di ottobre rallenta. Nel mese di ottobre il settore dei servizi statunitense rimane in zona espansione ma rallenta notevolmente il passo. L’indice si ferma a 54.4, vale a dire al peggior dato dal maggio del 2020. Le attese erano fissate un punto abbondante più in alto. Rallentano tutte le voci relative alla produzione, ed anche la componente occupazione frena, scendendo sotto quota 50. Zona contrazione anche per le scorte di magazzino e per la domanda estera. Continua, invece, la corsa dei prezzi (e sappiamo come quelli dei servizi siano più complicati da raffreddare). La componente che li monitora sale a 70.7 dal 68.7 precedente.

USA, ordini all’industria nel mese di ottobre. Nel mese di settembre i nuovi ordini all’industria manifatturiera statunitense sono cresciuti dello 0.3%, meglio delle attese e trainati soprattutto dal settore dei trasporti. Esclusa questa componente la variazione vira in negativo: -0.1%

Foto di liushuquan

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