Future Risks Report di Axa: rischi climatici in cima alla lista delle preoccupazioni

Estati roventi, fenomeni atmosferici estremi ed ora un inizio di autunno estremamente mite in Europa. Il cambiamento climatico si fa sempre più visibile ed ingombrante. Anche nella lista del Future Risks Report di Axa.

Nella nona edizione del Future Risks Report di Axa i rischi collegati al cambiamento climatico dominano la scena. Il report, uscito qualche giorno fa, è il risultato di un’indagine condotta dal gruppo assicurativo francese, in collaborazione con IPSOS ed Eurasia Group, su un gruppo di 4500 risk manager in 58 paesi del mondo e di un campione rappresentativo di 20000 cittadini di 15 paesi diversi.

La novità assoluta del 2022, come accennato, è che i rischi collegati al cambiamento climatico compaiono in cima alla lista delle preoccupazione dei risk manager di tutte le aree geografiche coperte dal sondaggio. Un risultato significativo se consideriamo l’evolversi della situazione geopolitica internazionale negli ultimi mesi ed i morsi dell’inflazione sul tessuto economico della maggioranza delle economie mondiali.

Nonostante tutto questo, geopolitica ed inflazione rimangono alle spalle dei rischi climatici. Anche se per il 95% degli intervistati le tensioni internazionali sono destinate a persistere e ad espandersi. Ed anche se i rischi collegati alla questione energetica sono passati, nel giro di un anno, dal 17° al 4° posto tra le preoccupazioni dei risk manager.

Un aspetto significativo che emerge dal report di Axa è quello relativo alla fiducia che i cittadini ripongono nei propri governanti e negli esperti in genere. Si potrebbe dire che proprio pensando a chi dovrebbe affrontare questi problemi le preoccupazioni salgono ulteriormente. L’80% degli intervistati ritiene di essere più vulnerabile ai rischi rispetto a 5 anni fa, e le percentuali crescono in maniera significativa proprio in relazione ai rischi climatici. La causa di questa vulnerabilità risiende anche nella perdita di fiducia nelle autorità governative, nelle imprese private ed persino nella scienza. Il perchè? Stando ai dati della ricerca tra i cittadini si diffonde la sensazione che chi dovrebbe affrontare i rischi non è abbastanza preparato per farlo.

Foto di Alfred Derks

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