Nel corso delle riunioni della FED i membri del board sono chiamati ad esprimere le loro aspettative sull’andamento dei tassi di interesse, il risultato è un grafico noto come Fed dot plot.
Se avete seguito le ultime vicende della politica monetaria statunitense, non vi sarà certo sfuggito un frequente riferimento al Fed dot plot. Ma di cosa si tratta e quali informazioni può darci?
Il Fed dot plot non è altro che un grafico nel quale sono rappresentate le aspettative sull’andamento dei tassi di interesse (dei Fed Funds per la precisione) su un arco temporale di tre anni. L’aspettativa di ogni governatore membro del board viene rappresentata da un punto (dot). Il grafico è poi completato da un altro dato relativo al lungo termine. In questo caso i governatori indicano quello che secondo loro è il cosiddetto tasso di interesse neutro.
Questo grafico è stato introdotto dalla banca centrale statunitense nel 2012, all’indomani della grande crisi finanziaria e nelle intenzioni dell’allora governatore Bernanke, doveva rafforzare la comunicazione della FED verso i mercati. Cosa meglio di un grafico di semplice lettura per mettere nero su bianco le aspettative sull’andamento dei tassi di interesse?
Si, perchè la lettura del Fed Dot Plot serve proprio a questo. A capire se la banca centrale è orientata ad una politica monetaria espansiva o restrittiva e per quanto tempo questo orientamento è destinato a durare.
Quello che è rappresentato qui sopra è l’ultimo grafico disponibile, quello emerso dalla riunione di giugno. I pallini celeste esprimono l’aspettativa dei vari governatori sul livello dei tassi dei Fed Funds (ossia del tasso di riferimento). Si nota come la maggioranza del board (il maggior numero di puntini) sia orientato per una proiezione a fine anno attorno al 3.4%. Emerge inoltre che l’aspettativa per il 2023 sia per un’ulteriore risalita dei tassi di interesse (anche se su questo punto il board sembra più incerto sul livello). Infine, nel 2024, il board si attende che i tassi comincino a scendere. Durante il prossimo triennio, nella stragrande maggioranza delle proiezioni, i tassi si manterranno sopra il tasso neutrale (il tasso a lungo termine, indicato dalla maggioranza del board al 2.5%). E questo significa un’aspettativa di politica monetaria restrittiva fino al 2024.
Naturalmente ulteriori utili informazioni si possono trarre dal confronto fra i vari dot plot rilasciati nel corso dell’anno, che riflettono anche i cambiamenti di veduta del board sulla situazione dell’economia e del sistema finanziario statunitense.
Leggere questo grafico risulta molto utile anche per chi deve investire. Se è vero che i prezzi di azioni ed obbligazioni inglobano tutte le informazioni disponibili, possiamo dire che il dot plot fornisce lo scenario scontato ora dai mercati sull’evoluzione dei tassi nel prossimo triennio. Informazione non da poco.
Foto di Scott