Nel mese di febbraio l’occupazione negli USA è salita ancora, con oltre 670 mila nuovi posti di lavoro creati ed una disoccupazione che ritorna sotto il 4%. In Brasile l’economia torna a crescere, mentre le vendite al dettaglio nell’Eurozona rimangono timide. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Germania, si assottiglia il surplus commerciale. Nel mese di gennaio il surplus commerciale della Germania ha continuato a ridursi. Complice l’inflazione, il valore delle importazioni è salito del 25.6% su base annua, più che doppiando la crescita delle esportazioni (+11%). Il surplus tocca così il minimo dal dicembre del 2000, a quota 3.5 miliardi di euro. Nel mese di gennaio, inoltre, le esportazioni sono calate rispetto a dicembre 2021, registrando un -2.8% in larga parte dovuto alla flessione degli ordini dall’area Euro (-9.6%). Su base mensile in flessione anche le importazioni, -4.2% con un vistoso -6% dei prodotti in arrivo dalla Cina.
Eurozona, settore costruzioni si mantiene in espansione. Il PMI costruzioni di febbraio si mantiene sostanzialmente stabile nell’Eurozona. L’indice elaborato da IHS Markit flette solo di tre decimi rispetto a gennaio, a quota 56.3, con la componente progettazione che registra la maggiore accelerazione dal gennaio del 2018. Cresce anche l’occupazione. Sul fronte dei prezzi si registra una nuova accelerazione dopo 4 mesi di “tregua”. La fiducia degli operatori rimane elevata.
Eurozona, vendite al dettaglio crescono meno delle attese. Nel mese di gennaio è tornato il segno più sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona. Il progressivo ridimensionamento dell’impatto della variante Omicron ha fatto tornare gli acquisti, ma meno di quanto ci si attendeva. Su base mensile il progresso è stato dello 0.2%, ben distante dalle attese di +1.3% e di poco impatto rispetto al -2.7% registrato nel mese di dicembre. In rialzo gli acquisti di beni non alimentari, in frenata (-1.3%) l’acquisto di carburante per autotrasporto.
Brasile, crescita quarto trimestre 2021 meglio delle attese. Nell’ultimo trimestre del 2021 l’economia brasiliana è cresciuta dello 0.5%, quattro decimi meglio delle attese ed uscita dal periodo di recessione tecnica. Su base annua il PIL è cresciuto dell’1.6%. Considerando l’intero 2021 la ricchezza prodotta è aumentata del 4.6%, la maggior variazione dal 2010, colmando abbondantemente il “buco” del periodo pandemico (-3.9%).
USA, occupazione vola a febbraio. Nel mese di febbraio sono stati 678 mila i nuovi posti di lavoro creati dall’economia statunitense, un numero che batte di gran lunga le attese e che avvicina il massimo del luglio 2021. Il tasso di disoccupazione torna sotto il 4%, al 3.8%, che rappresenta il minimo da inizio pandemia. In crescita anche il tasso di partecipazione che tocca il 62.3%, anche qui massimo da marzo 2020. Rispetto all’immediato pre-pandemia rimangono 2,1 milioni di disoccupati in più, numero che con questi ritmi, secondo gli analisti, dovrebbe essere azzerato entro l’anno. Per quel che riguarda i salari non si registrano variazione sulla paga oraria rispetto al mese di dicembre; su base annua, invece, la variazione è del 5.1%, meno delle attese. Con questi numeri la strada al rialzo dei tassi da parte della Fed nella prossima riunione è definitivamente spianata.
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