La Bank of England decide a maggioranza un primo rialzo dei tassi di interesse per fermare la corsa dell’inflazione. La BCE conferma la linea attendista ma Lagarde apre a rialzo già nel 2022. Intanto i sondaggi PMI confermano il rallentamento del settore privato in gennaio. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, esportazioni in aumento nel mese di dicembre. Per il secondo mese consecutivo le esportazioni australiane hanno registrato una crescita. Su base mensile la variazione è stata dell’1%, toccando quota 45.32 miliardi di dollari australiani, massimo a quattro mesi. Interessante notare il recupero dei servizi.
Sondaggi PMI servizi e composite, dati finali di gennaio. Confermato il rallentamento del settore privato nel mese di gennaio. A pesare, soprattutto sui servizi, è la diffusione della variante Omicron. Il dato finale dei PMI curati da IHS Markit conferma la zona espansione per il settore privato di Eurozona, Gran Bretagna e USA. Ritorno in zona contrazione, invece, per il Giappone. Revisione al ribasso per i sondaggi dell’Eurozona, leggermente al rialzo per UK e Giappone.
Bank of England, rialzo dei tassi su rischio inflazione. La banca centrale inglese, come da attese, ha alzato il riferimento, portandolo da 0.25% a 0.5%. La decisione è stata presa a maggioranza, con una parte del board che spingeva per un intervento ancora più robusto. Da oggi non ci sarà più nessun reinvestimento dei titoli governativi in pancia, operazione che toglierà dal mercato qualcosa come 200 miliardi di sterline entro il 2025. Entro il 2023 verrà smantellato anche il portafoglio di titoli corporate di circa 20 miliardi di sterline. Molto dirette le parole del governatore Andrew Bailey. In sintesi: “non alziamo i tassi perchè l’economia è surriscaldata ma per evitare che l’inflazione “importata” faccia andare fuori controllo il livello dei prezzi al consumo”. Le stime, del resto, sono piuttosto pessimistiche, la BoE non esclude che l’inflazione possa, a marzo del 2022, essere il triplo di quanto stimato dal governo (7.25%). La sterlina si apprezza con gli investitori che vedono sempre più possibile un rialzo dei tassi di altri 50 punti base entro il prossimo maggio.
La BCE mantiene la sua posizione ma… Nessuna decisione, invece, nella riunione della BCE. I dati sull’inflazione pubblicati ieri non hanno, come prevedibile, modificato la scelta dal board della banca centrale dell’area Euro. Si continua con un rientro progressivo e senza scossoni dal PEPP. Tuttavia la governatrice Lagarde lancia il sasso: “un rialzo dei tassi già nel 2022 non è più da escludere”. Gli analisti vedono un primo possibile rialzo di 10 punti base a settembre prossimo, ma gli investitori cominciano già a muovere gli spread.
USA, mercato del lavoro. La scorsa settimana sono state 234 mila le nuove richieste di sussidi di disoccupazione. Il dato tende a stabilizzarsi con la media a quattro settimane che si attesta a 255 mila. Per quel che riguarda i sussidi continuativi si registra ancora un calo: 1,628 milioni, quasi 50 mila in meno del mese precedente. Sempre sul fronte del lavoro da segnalare il dato trimestrale sul costo. La prima stima del quarto trimestre 2022 dice che è cresciuto dello 0.3%, molto meno di quanto ci si attendeva e del rilevamento precedente. Aumentata invece la produttività: +6.6% contro il -5.9% del trimestre precedente.
USA, ISM servizi di gennaio. Secondo mese consecutivo di calo per l’indice ISM dei servizi. Pur rimanendo in zona espansione il settore soffre la variante Omicron e le restrizioni che la sua diffusione impone. L’indice si ferma a 59.9, il livello più basso dal febbraio del 2021. Flettono le componenti produzione, ordini ed occupazione. Leggero calo anche nella componente prezzi, mentre rimangono ancora accentuati i problemi collegati alla logistica.
USA, ordini all’industria di dicembre. Nel mese di dicembre gli ordini all’industria statunitense sono scesi dello 0.4% su base mensile, primo segno meno dall’aprile del 2021. A trascinare in territorio negativo il dato è stato il settore dei trasporti, avio in primis. Dedotta questa componente la variazione torna positiva: +0.1%, secondo mese consecutivo di calo, peggior risultato dal febbraio del 2021.
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