Sondaggi PMI di gennaio, Omicron si abbatte sui servizi

Giornata dedicata alle stime flash dei sondaggi PMI di gennaio, contrazione per il settore privato australiano e giapponese, reggono Eurozona, USA e UK. Il focus della prima K Briefing della settimana.

Sondaggi PMI di gennaio, Omicron si abbatte sui servizi. Nella stima preliminare dei sondaggi PMI IHS Markit di gennaio è la variante Omicron a dettare gli ultimi movimenti. Se la manifattura al momento continua nella sua fase di espansione, sono i servizi a pagare il conto più salato. Vediamo le principali zone geografiche.

Australia. Il settore privato aussie torna in zona contrazione per la prima volta settembre 2021. Il PMI composite scivola a 45.3 dal 54.9 di dicembre. La nuova offensiva del covid-19 frena considerevolmente il settore servizi (45 da 55.1) e rallentanta il ritmo di espansione della manifattura. Rimane orientata all’espansione la componente occupazione. La pressione sui prezzi rimane ancora elevata, mentre il morale degli operatori tocca i minimi dall’aprile del 2020, fiaccato dalle preoccupazione per covid e supply chain.

Giappone. Lettura simile all’Australia anche per il settore privato giapponese. La comparsa della variante Omicron stende nuovamente il settore servizi e rallenta l’espansione della manifattura. Il risultato è un PMI composite che torna sotto quota 50 per la prima volta da settembre 2021. La domanda estera rimane in recupero, mentre l’occupazione frena per la prima volta da 12 mesi a questa parte. Ancora alta la pressione sui prezzi. Anche la fiducia degli operatori giapponesi risente negativamente del clima.

Eurozona. Il settore privato dell’Eurozona tiene, per il momento, l’avanzata della variante Omicron e registra l’11° mese consecutivo in zona espansione. Ma il risultato del PMI composite di gennaio si ferma sotto le attese, a 52.4, registrando il secondo mese di calo consecutivo ed il valore più basso da un anno a questa parte. Torna a correre il settore manifattura, anche grazie ad una supply chain che dà segnali di normalizzazione (il PMI manifattura tedesco rivede quota 60). Colpito dalle nuove restrizioni, invece, il settore servizi che comunque rimane in zona espansione. L’inflazione continua a crescere, mentre la fiducia degli operatori sale per il secondo mese consecutivo.

Gran Bretagna. Settore privato sostanzialmente stabile nel mese di gennaio in Gran Bretagna. Il PMI composite è stimato a 53.4, solo due decimi in meno rispetto a dicembre ma sotto le attese del mercato (55). La dinamica rimane la solita: servizi colpiti in maniera corposa dalla variante Omicron e manifattura che comincia a vedere segnali positivi sul fronte supply chain. Nel complesso l’output del settore privato tocca i minimi da marzo 2021. Scomponendo il dato si scopre che la produzione dei servizi si contrae, mentre quella del settore manifatturiero tocca i massimi da agosto scorso. Anche sul fronte prezzi arrivano segnali contrastanti dai due settori: lieve frenata nella manifattura, ancora record sul fronte servizi.

USA. Vistoso rallentamento per il settore privato nel mese di gennaio. Il PMI Composite “crolla” a quota 50.2, sei punti abbondanti in meno rispetto a dicembre e minimo dal luglio del 2020 (serzivi pesantemente giù a 50.9 da 57.6, manifattura che cede solo due punti). Alla difficoltà di approvigionamento di materie prime si sta aggiungendo una sempre più preoccupante mancanza di lavoratori, accentuata dal diffondersi della variante Omicron. I dati sono eloquenti: nuovi ordini in salita, tempi di consegna in salita e occupazione praticamente piatta. Sul fronte dei prezzi si calma la pressione per quelli legati alle materie prime, rimane forte il ritmo di crescita di quelli di vendita. Il morale degli operatori flette.

Foto di marcinjozwiak

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